iFerr-115 - Anno 2024

giugno 2024iFerr 81 www.iferr.com Denny Turi La pandemia ha portato a una rivalutazione delle priorità lavorative, con un aumento del fenomeno del quiet quitting. I lavoratori, sempre più insoddisfatti e distaccati, cercano un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro, Ronendo nuove sfide alle aziende italiane. > In occasione della 64esima edizione della ,iunione -cientifica Ƃnnuale della Società Italiana di Economia si dimostrava la sottostima del fenomeno emigratorio italiano che, rispetto ai dati ƂI, Ƃnagrafe Italiani Residenti all’Estero), andrebbe invece quasi triplicatot etto questo, secondo ƂI, , 6 milioni di italiani, il 10% della popolazione, lavora all½esteroÆ il numero cresce ogni anno, di £{0.000 unità, Ç0¯ giovani, per la metà laureati in medicina, ingegneria ed economia, proprio campi fondamentali per la crescita nazionale. La generazione in fuga non proviene da regioni disagiate, ma delle più evolute, come Veneto o milia, e con grande coraggio e determinazione non va alla ricerca di un lavoro, ma di un sistema di lavoro differente da quello italianoÆ un sistema ormai cariato dalle deformi convinzioni sindacali che, superando abbondantemente l’obiettivo dei giusti diritti, hanno cristallizzato l½intero sistema, osteggiando il turn‡over naturale basato su criteri enunciati magistralmente nel ½x8 dal sociologo ichael 9oung che coniava il termine “meritocrazia”, auspicando una società nella quale, la posizione sociale degli individui era determinata dalla propria capacità intellettiva, evidenziando in tutto questo gli aspetti e le responsabilità correlate a come, tale capacità, si andasse a determinare. Le imprese sul nostro territorio risultano non allenate e quindi impreparate ad adottare i sistemi basati sull’effettivo merito, differenti quindi da quelle americane, dove la propensione al cambiamento frequente, permette rapide crescite, fino a livelli Rer noi iORensaDili. VERSO UN NUOVO EQUILIBRIO? La classe imprenditrice, la politica e la conseguente cultura del lavoro, sono quindi le principali indiziate per una malattia che ramifica nel nostro tessuto sociale e crea danni non solo per chi emigra, ma anche per chi restaÆ mi riferisco al fenomeno dell½incertezza e dell½insoddisfazione che porta i lavoratori a dare sempre meno e con sempre meno entusiasmo. Mentre nelle

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