iFerr-115 - Anno 2024

86 iFerr giugno 2024 www.iferr.com > iPartner dimostrare il risparmio energetico richiesto nelle certificazioni e݇ante ed e݇post richieste dalla normativa. La maggiore complessità dell’iter burocratico e i conseguenti maggiori costi di consulenza rendono questi maggiori sforzi giustificabili salvo casi particolari® solo per investimenti superiori a 200.000-300.000€. A partire dal secondo scaglione di investimenti, quello compreso tra i . /a ed i /a, la situazione è meno lineare e potrebbe portare a soluzioni più ingarbugliate. In particolare, potrebbe presentarsi il caso in cui i beni strumentali considerati all’interno del piano di investimenti consentano di raggiugere unicamente la prima classe di risparmio energetico con aliquote del 35% e 15%. In questo caso risulterebbe più conveniente dividere il piano di investimenti accedendo al 2iano Nazionale 6ransizione . Giovane ma esperto consulente, nella sua rubrica su iFerr magazine, parla di vantaggi e agevolazioni per le imprese con schematica semplicità. Presente sui numeri 113 e 114. Email: emanuele.pallara@gmail.com '/#N7'.' 2#..#4# per il primo scaglione di . /a (a patto di assicurarsi il risparmio energetico) e agevolare la restante parte di beni strumentali mediante il %redito doiORosta Deni struOentali . che consentirebbe di ottenere un’aliquota del 20%, maggiore del 15%. Stesso ragionamento può essere applicato per il terzo scaglione di investimenti, quello compreso tra i /a ed i /a, tenendo però a mente che il %redito doiORosta Deni struOentali . è applicabile per un massimo di /a. In entrambi i casi le componenti di spesa relative ai beni per impianti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e/o spese per la formazione 4.0 andrebbero inserite necessariamente nell’investimento che accede al 2iano Nazionale 6ransizione . , non essendo agevolabili mediante %redito doiORosta beni strumentali 4.0. +6'4 241%'&74#.' ' %156+ &+ %1N57.'N<# Dopo aver analizzato le aliquote e le varie possibilità di cumulo con le altre agevolazioni, passiamo al confronto dell’iter procedurale e dei maggiori costi di consulenza. Come fatto, in precedenza, l’iter procedurale delle due agevolazioni viene messo a confronto nella seguente tabella. Dapprima si nota subito la presenza delle tre certificazioni e݇ante, e݇post e dei costi sostenuti che dovranno essere rilasciate da professionisti esterni all’impresa e che pertanto rappresentano un costo aggiuntivo rispetto all’iter maggio 2024

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