iFerr-116 - Anno 2024

luglio/agosto 2024 iFerr 83 www.iferr.com Un’analisi dettagliata dei tre sbagli più comuni che le PMI e gli imprenditori incontrano nel loro percorso di marketing online e le strategie per evitarli. Valentina Turchetti > Il web marketing offre tante opportunità a brand, aziende e titolari d’impresa, ma spesso vengono tralasciati alcuni ostacoli, che ogni imprenditore dovrebbe considerare e affrontare per ottenere concreti risultati dalle attività di marketing digitale. I primi incontri in azienda con gli imprenditori sono solitamente molto lunghi: chiedo loro di spiegarmi bene la storia aziendale, le peculiarità dei loro prodotti o servizi, cosa li distingue dalla concorrenza, chi è il loro target (attuale e potenziale). Pongo numerose domande perché, prima di attivarsi sul fronte digitale, prima di mettere in campo ogni energia e risorsa, prima di passare dalla teoria all’azione, è necessario impostare una strategia di marketing e comunicazione. Mi sono accorta che esistono alcune problematiche che la maggior parte degli imprenditori che ho incontrato fino ad ora non si pongono o non se ne curano più di tanto: sono aspetti fondamentali, che spiego subito loro, che devono essere affrontati subito, per capire se si vuole/riesce affacciarsi al marketing online. NON C’È UNA STRATEGIA DI MARKETING ALLA BASE Con strategia intendo: 1 non si conosce bene il proprio target esistente (interessi, dati socio-demografici, capacità media di spesa e così via); 2 si è indecisi sulle politiche di prezzo del proprio prodotto o servizio; 3 non si riesce a capire come creare e sfruttare promozioni; 4 non si ha ben chiari i propri obiettivi: cosa si vuole ottenere fra 6 mesi? Fra 1 anno? Fra 3 anni? 5 non si è sicuri del proprio posizionamento sul mercato UN ESEMPIO CONCRETO Un mio cliente recente è il titolare di un salone beauty: parrucchieri ed estetiste. Parliamo di un’attività locale, della provincia cremonese. Questo negozio, negli anni precedenti, di proprietà di altri titolari, era sempre stato percepito dalla clientela come esclusivo, nel senso che i prezzi erano alti ed era frequentato solo da un giro ristretto di persone, che potevano permettersi di spendere cifre non proprio nella media per la cura della propria persona. Il nuovo titolare ha tre obiettivi principali e prioritari: 1 rendere il negozio accessibile a chiunque, quindi garantire la massima qualità, ma a costi sostenibili dalla maggior parte delle persone; 2 attrarre la clientela dei dintorni, fino alle province limitrofe di Parma, Mantova e Reggio Emilia; 3 puntare su un nuovo segmento di clientela: i giovani e giovanissimi. Gli obiettivi a breve termine (entro 1 anno) sono chiari e ben definiti (quelli a lungo termine no, ma questa è un’altra storia). Il problema è una mancanza di analisi e strategia alla base: 1 il cliente vuole rendere il negozio accessibile a chiunque, ma continua a pensare a proposte commerciale e promozioni con costi troppo elevati. Ad esempio, un trattamento per la coppia parte da 200 euro per 1 ora e mezza: a questo prezzo, non conviene forse allontanarsi dalla provincia e dedicarsi un giorno intero di benessere alle terme? In pochi chilometri dal salone, è possibile raggiungere diverse città in collina, al lago o verso la montagna che offrono pacchetti simili a costi uguali (o addirittura a volte più convenienti). Con la bellezza di staccare con la mente (andare via da casa) e osservare la meraviglia di un paesaggio differente e assaporare un’atmosfera nuova. 2 Il cliente vuole attrarre la clientela dei dintorni, ma non ha mai fatto nulla per attivarsi su questo fronte. Cosa esorta una

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