luglio/agosto 2024 iFerr 87 www.iferr.com passo, porta a semplificare ai minimi la ricerca tecnica e la diversificazione di gamma, portando a cataloghi di scarso contenuto tecnico per lo più copie mirate tra le linee più comode da ricalcare. Questo aspetto porta, tra gli altri, alla sparizione di prodotti appunto storici, comodi da usare per tradizione, difficili da riprodurre oggi dopol’avvento di varie normative. La ripresa della fattibilità di Atlanta è ora produttivamente recuperata anche per aspetto normativo ed anche economicamente sostenibile con gli impianti produttivi messi in campo. Atlanta riproduce la semplicità d’uso e l’ampia possibilità di utilizzo delle storiche scale “tutto fare” sempre presenti sia nei cantieri sia nelle campagne, sempre pronte ad ogni uso. Erano ovviamente in legno lamellare, divaricate con dime che ne riproducevano l’ambita sagoma di stabilità scampanata. iFerr: La gamma Atlanta ha ottenuto la certificazione EN131 senza l’uso di barre stabilizzatrici. Può spiegarci come siete riusciti a ottenere questa certificazione e quali benefici offre in termini di sicurezza e stabilità? T.F.: La meta era ovviamente quella di corrispondere alle dimensionalità di base con tutte le referenze di gamma sia per le due/ tre rampe ed anche per le semplici a sostituire l’assenza della barra stabilizzatrice che era poi punto prioritario di arrivo del progetto iniziale. La storica scala allargata degli anni 60/80 torna con Atlanta ad essere prodotta in Italia ora totalmente certificata secondo la Norma Tecnica EN 131 senza nessun apporto di barra stabilizzatrice nel totale recupero di tradizione ed ulteriore conferma Made in Italy. Con queste caratteristiche le scale appoggiano principalmente a terra sui quattro punti molto distanziati aumentandone radicalmente la stabilità. Sono sempre sollevate dal terreno quindi senza alcuna interferenza con i piedi di chi opera oltre che superare facilmente precarietà da terreni impervi, cunette, cordoli e quant’altro ne infici la stabilità. Su tutte le referenze le scale possono essere utilizzate aperte anche a cavalletto ed anche in posizione zoppa verticale con possibile aggancio a tutti i pioli ogni 28 cm. Particolare questo che ne permette l’utilizzo anche su gradinate, scivoli e falsipiani. Non ultima anche l’ opzione di variare la lunghezza a terra tra i due montanti di base rendendone uno più lungo fino a 50 cm di escursione tramite l’applicazione dello stabilizzatore scorrevole quale accessorio. iFerr: Il processo di assemblaggio della base della scala Atlanta utilizza un sistema di deformazione meccanica passo-passo. Può descriverci più nel dettaglio questa tecnologia e come contribuisce alla robustezza e stabilità delle scale? Avete già in programma altre novità che vorrete presentare al mercato? T.F.: L’impianto produttivo di Atlanta porta, fin da progetto, ad una particolare attenzione per gli elementi di base resi obbligatoriamente molto scampanati sia per sopperire alla mancanza di barra stabilizzatrice oltre dare poi alla struttura la caratteristica stabilità che la rende superiore alle altre scale trasformabili. Per questi punti fissi di riferimento sono state riviste le vecchie dime manuali, ricordi e orgoglio di un tempo, che molto hanno aiutato ora per il nuovo che si andava a definire. Lo stiramento dei montanti fino alla sagomatura su dime automatiche programmate, diverse per ogni referenza di gamma, si coniuga obbligatoriamente alle diverse inclinazioni anche delle forature nei montanti, passo questo che prepara al doppio fissaggio particolarmente energico dei pioli ai montanti che deve escludere ogni possibile rientro dei montanti dopo ricevuta la sagoma di allargatura.I progetti ultimi portati a realizzazione portano, per la loro complessità, a successivi impegni organizzativi, strutturali, distributivi e non ultimo di formazione. Torneremo a presentare nuovi progetti che già chiamano ascolto. iProtagonisti
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