iFerr-120- Anno 2025

dicembre2024/gennaio2025 iFerr 53 www.iferr.com > Samanta Correale e Carolina Gomez Carolina Gomez, ECR project manager di GS1 Italy e Samanta Correale, senior business intelligence manager di GS1 Italy, analizzano i cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, l’influenza della sostenibilità e l’importanza della digitalizzazione, analisi utili anche per il settore della ferramenta. Emergono nuove tendenze, come la preferenza per il noleggio, la riparazione e l’acquisto di prodotti a minor impatto ambientale, a cui i distributori devono rispondere con strategie mirate, tra cui l’offerta di servizi innovativi e la condivisione di dati accurati. La digitalizzazione, inoltre, gioca un ruolo fondamentale nel migliorare l’efficienza e la trasparenza dei processi. iFerr: Quali principali cambiamenti ha osservato nelle abitudini e nei bisogni dei consumatori? E nel settore della ferramenta? Samanta Correale e Carolina Gomez: Con ormai alle spalle la pandemia e i suoi impatti sul mondo, viviamo però un momento ancora caratterizzato da tensioni geopolitiche e da una costante elevata inflazione che ha costretto molte famiglie italiane a ridurre i volumi d’acquisto, soprattutto nell’ambito dei beni durevoli. Ma gli impatti sono diversi e articolati, per categorie di prodotti, perché i fattori esogeni hanno generato diverse strategie messe in atto dai consumatori proprio per rispondere a questa situazione di incertezza e instabilità, soprattutto economica. Strategie anche frutto dell’esperienza durante la pandemia e delle conseguenze post-pandemia, legate ad esempio alla diffusione dello smart working, la necessità di efficientare le abitazioni e innovare i processi d’acquisto con le nuove tecnologie, la polarizzazione dei consumi e l’uso del web e dei social per informarsi. Nel bricolage o fai da te, in particolare, proprio la riscoperta della casa, che viene vissuta molto di più rispetto al passato, e i diversi bonus statali hanno avuto impatti importanti sulle scelte dei consumatori. iFerr: Fattori come sostenibilità e rapporto qualità-prezzo stanno influenzando le scelte di acquisto? S.C. E C.G.: Un esempio arriva dal mondo del largo consumo. Nell’ambito del progetto GS1 Italy “Sostenibilità nelle categorie: l’approccio scientifico al centro del dialogo tra Industria, Distribuzione e Consumatore”, abbiamo raccolto una serie di evidenze riguardo l’impatto della sostenibilità sui modelli di consumo attuali e sui comportamenti di acquisto degli italiani. Dall’analisi è emerso che i consumatori più attenti alle tematiche di sostenibilità sono consapevoli che le loro scelte d’acquisto di prodotti e servizi hanno impatti significativi a livello ambientale e si dichiarano pronti o intenzionati a cambiare il proprio stile di vita. Diversi target o Community di consumatori si dimostrano interessati, per esempio, alla sostenibilità del packaging dei prodotti, alle buone pratiche per il corretto utilizzo dei prodotti che consentono di allungare la loro vita utile, altri, invece, hanno una maggiore sensibilità al prezzo, alcuni sono disposti a pagare di più un prodotto perché ha una confezione riciclabile o ad acquistare prodotti prossimi alla scadenza perché costano meno. Più in generale, considerando anche le evidenze emerse dall’Osservatorio Non Food di GS1 Italy, i consumatori non si aspettano che le aziende diventino improvvisamente “guardiani dell’ambiente”, ma apprezzano gli sforzi concreti e i miglioramenti verso una maggiore sostenibilità. La perfezione non è richiesta, ma sono le azioni a fare la differenza. Dichiarazioni generiche non bastano: le aziende devono dimostrare, con azioni concrete lungo tutta la filiera produttiva, di avere un impatto positivo sulla società. Allo stesso modo, i consumatori si aspettano comportamenti sostenibili anche dai retailer e rivenditori, preferendo punti vendita che si focalizzano su pratiche ecologiche. Questo include l’utilizzo di packaging sostenibili, la promozione di sacchetti riutilizzabili, la riduzione del consumo di carta (meno volantini cartacei), l’approvvigionamento di prodotti da filiere corte e sostenibili, e l’adozione di tecnologie per l’efficientamento energetico dei negozi. iFerr: Quanto influiscono valori personali come sostenibilità ed etica sugli acquisti, e come possono rispondere i produttori? “ I CONSUMATORI SI ASPETTANO COMPORTAMENTI SOSTENIBILI ANCHE DAI RETAILER E RIVENDITORI, PREFERENDO PUNTI VENDITA CHE SI FOCALIZZANO SU PRATICHE ECOLOGICHE”

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