54 iFerr dicembre2024/gennaio2025 www.iferr.com iRetail S.C. E C.G.: Dalla ricerca sui consumatori condotta per l’Osservatorio Non Food 2024 di GS1 Italy da Metrica Ricerche emerge che oltre il 30% dei rispondenti ha noleggiato piuttosto che acquistato un prodotto di bricolage, logicamente riferito a prodotti non di consumo immediato, in un’ottica non solo di attenzione al risparmio economico ma anche di sensibilità ambientale; dicasi lo stesso per un 18% che pone attenzione alla corretta manutenzione e riparazione dei prodotti piuttosto che riacquistarli. Le due tendenze sono molto polarizzate: i primi sono i più giovani, tra i quali il concetto di sharing è molto più diffuso e apprezzato rispetto alle generazioni più anziane che, oltre alla riparazione, prediligono l’acquisto di prodotti di qualità più elevata perché ne presuppongono una durata superiore. Chiaramente questo approccio è favorito anche da una maggiore disponibilità economica rispetto alla generazione dei più giovani. iFerr: Come pensa che i cambiamenti nelle abitudini, consolidati anche a causa della pandemia, stiano evolvendo? S.C. E C.G.: Con l’attenuarsi degli effetti della pandemia, gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un’intensa sovrapposizione di dinamiche sociali, economiche, politiche e climatiche. Queste interazioni hanno generato una notevole instabilità, con impatti significativi sulla domanda e sull’offerta di beni, principalmente di largo consumo. Mentre alcuni fenomeni si sono dimostrati di breve durata e legati a circostanze contingenti, altri, come quelli legati alla sostenibilità e al benessere, si sono posizionati come elementi strutturali nell’evoluzione del rapporto tra le aziende del largo consumo e il consumatore finale. Alcuni di questi fattori, infatti, hanno influenzato direttamente il livello di servizio a scaffale e le abitudini d’acquisto dei consumatori. Secondo i dati del Barometro ECR OSA di GS1 Italy, che monitora i livelli di servizio al consumatore e le metriche di disponibilità a scaffale (on-shelf-availability) e di vendite perse dei prodotti del largo consumo confezionato, dal 2023 si registra una maggior efficienza e un netto miglioramento del livello di servizio complessivo del settore, con un valore di out-ofstock che ha raggiunto il minimo storico (3,5%), dimostrando la resilienza delle aziende volta sempre più a un miglioramento dell’efficienza a scaffale e una risposta efficace alle richieste del consumatore, nonostante gli shock degli anni precedenti, quali pandemia, guerre, scarsità di materie prime e fattori di rincaro prezzo. Per il bricolage e fai da te l’impatto più consolidato sulle scelte di acquisto deriva dalla maggior propensione a vivere la casa, perché diventa un luogo di lavoro e anche di cura di sé. A questo si aggiungono i diversi bonus statali che hanno agevolato diverse attività di ristrutturazione di impianti ed edifici. iFerr: Quali strategie possono adottare i rivenditori per adattarsi e rispondere a una clientela più attenta e informata? S.C. E C.G.: Se l’orientamento del consumatore, come si evince dall’analisi dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy, parla di noleggio, sharing, riparazione o recupero dei prodotti, allora servizi a supporto di queste tendenze lato produttore/ distributore saranno sicuramente riconosciute e apprezzate. Inoltre, come emerge dal progetto “Sostenibilità nelle categorie”, affrontare in modo strategico queste tendenze implica, anche, dialogare e collaborare con gli altri attori della propria filiera (e non solo, si pensi, ad esempio, alla collaborazione con enti di ricerca). Infatti, la collaborazione è un fattore chiave per creare nuove esperienze che >
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