dicembre2024/gennaio2025 iFerr 63 www.iferr.com Bilanci & Produttori Il consumatore che ha l’abitudine di frequentare le ferramenta si muove in modo più sicuro nella ricerca di ciò che gli necessita quando riconosce attorno a sé, i marchi che, in quell’ambiente, è abituato da sempre a vedere. I nostri marchi poi, i marchi italiani, esaltano questo senso di familiarità. Saltando oltre la psicologia, dobbiamo riconoscere ai nostri produttori la capacità di interpretare in modo eccellente le esigenze del proprio consumatore, attendendo le aspettative principalmente per il design e per la qualità. Basterebbe questo per difendere e preferire l’italianità a tutto il resto, apprezzando soprattutto le aziende che davvero costruiscono il proprio prodotto sul territorio nazionale; ma non è tutto. Una dose di sano nazionalismo, in tutte le decisioni di acquisto, rafforza la maglia imprenditoriale tra le più apprezzate al mondo, apprezzata soprattutto per la creatività, oltre che per lo stile. PERCHÉ I BUONI MARCHI FANNO LA DIFFERENZA Il primo miglio verso questo virtuosismo è proprio del punto vendita, da cui passa la prima fase di responsabilità per quanto presente sul mercato. I negozianti, peraltro assidui lettori di questa rivista, già da quando acquistano, decidono ciò che il consumatore vedrà e ciò che il consumatore non vedrà. Gli esperti di marketing hanno sempre sostenuto che un punto vendita è ciò che vende; chi mette in vendita porcherie e marchi di seconda scelta “ QUANDO POI I BUONI MARCHI SONO ITALIANI, I VANTAGGI, SI MOLTIPLICANO” MADE in ITALY: il valore delle scelte Grazie ai dati forniti da Fox & Patton, iFerr magazine pubblica l’analisi dei bilanci di dodici marchi italiani, esempi di qualità e innovazione che continuano a fare la differenza nel mercato della ferramenta. >
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