94 iFerr dicembre2024/gennaio2025 www.iferr.com intermedio). Cosa fare: • Audit di accessibilità: un testo alternativo per immagini deve permettere ai “lettori automatici” di descrivere le immagini a persone non vedenti; i contrasti di colore devono consentire la lettura di testi e icone anche a utenti con difficoltà visive; la navigazione dalla tastiera deve consentire la completa navigazione senza uso del mouse; i link devono essere etichettati e descritti in modo chiaro, per informare in modo esaustivo gli utenti sul contenuto di ciascun collegamento. • Dichiarazione di accessibilità: il sito deve includere una dichiarazione di accessibilità, che descriva i requisiti soddisfatti ed eventualmente le aree ancora in fase di adeguamento. • Procedura per segnalazioni: è obbligatorio offrire un canale di comunicazione dedicato, per segnalare difficoltà di accesso al sito, rispondendo tempestivamente alle richieste di supporto. OBBLIGHI NORMATIVI PER LE “PICCOLE E MEDIE IMPRESE” (PMI) Per le PMI, le normative sono meno stringenti e peraltro prevedono incentivi al fine di agevolare l’adozione di pratiche di accessibilità per migliorare l’usabilità e per soddisfare un pubblico più vasto. Pur non essendovi un obbligo fino al 2025, l’adozione già da adesso, dei principi di accessibilità, è consigliata anche per i piccoli rivenditori ferramenta. Cosa fare: • Adozione di buone pratiche WCAG 2.1 livello A: anche un’adozione parziale delle linee guida (livello A) può fare una grande differenza. Questo livello comprende titoli chiari e strutturati per facilitare la lettura con i lettori di schermo, descrizioni alternative per le immagini in cui sono rappresentati i prodotti, così che possano essere descritte ai non vedenti, e contrasto minimo del testo per garantire una buona leggibilità anche per utenti ipovedenti. • Dichiarazione di buona volontà: anche senza obbligo, le PMI possono includere una dichiarazione di impegno per migliorare l’accessibilità del sito, dimostrando così attenzione alle esigenze di tutti i clienti. INTEGRAZIONE DELLA COMPLIANCE NELL’E-COMMERCE L’integrazione dell’accessibilità può avvenire gradualmente attraverso un processo di sviluppo del sito web e di monitoraggio continuo. Gli audit periodici, anche in forma di test utente con persone con disabilità, sono utili per individuare e risolvere potenziali ostacoli all’usabilità. Per i rivenditori di ferramenta che operano online, il consiglio è di rispettare la normativa sull’accessibilità poiché non è solo un obbligo, ma anche un’opportunità, per ampliare il bacino di utenza, e per migliorare l’esperienza cliente. Mentre le “Grandi Aziende” devono pianificare adeguamenti completi per rispettare il termine del 2025, le PMI possono invece trarre vantaggio dall’introduzione graduale di standard di accessibilità per favorire inclusività e usabilità, dimostrando un impegno verso i propri clienti e verso la responsabilità sociale. L’accessibilità digitale rappresenta, infatti, un investimento a lungo termine per creare una customer experience positiva e senza barriere, in linea con i valori di inclusività e rispetto promossi dalle normative europee. E-COMMERCE A NORMA: SICUREZZA, FIDUCIA E CRESCITA ASSICURATA L’adeguamento normativo del proprio sito e-commerce, non solo protegge dalla possibilità di sanzioni, ma migliora anche la fiducia del consumatore, un fattore decisivo per garantire il successo di qualsiasi attività online. Rispettare la normativa richiede un costante aggiornamento e un investimento in procedure sicure, informative chiare e una gestione etica delle recensioni. Affidarsi a consulenti esperti può essere la scelta ideale per garantire una compliance completa e a norma di legge, facendo dell’adeguamento normativo un’opportunità di crescita e competitività per il proprio business online. > iPartner Franco, Pirro & Partners
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