iFerr-122 - Anno 2025

febbraio 2025 iFerr 91 www.iferr.com Adamo Brunetti società di rating che forniscono punteggi ESG agli investitori. Per garantire che tali rating siano trasparenti e affidabili, l’Unione Europea ha introdotto il Regolamento (UE) 2024/3005 approvato il 27 novembre 2024 ed entrato in vigore il 1° gennaio 2025. Le sue disposizioni diventeranno effettive a partire dal 1° luglio 2026. Il regolamento 2024/3005 ha l’obiettivo di: • Uniformare i criteri di valutazione: le agenzie di rating ESG devono adottare metodologie comuni per garantire confrontabilità tra le aziende. • Garantire trasparenza e accessibilità: le informazioni sui rating devono essere chiare e facilmente comprensibili per gli investitori e le aziende. • Migliorare l’affidabilità dei dati: i rating ESG devono basarsi su informazioni verificate e aggiornate, riducendo il rischio di greenwashing. • Allineare i rating ESG agli standard CSRD e ESRS: le metodologie devono essere coerenti con i requisiti di rendicontazione imposti dalla CSRD. 4. GLI STANDARD ESG: AMBIENTALE (E), SOCIALE (S) E GOVERNANCE (G) Le performance ESG si basano su tre pilastri fondamentali: • Standard Ambientale (E): misura l’impatto dell’azienda sull’ambiente. Le aziende devono fornire dati chiari su: • Emissioni di gas serra e strategie di riduzione. • Utilizzo delle risorse naturali e gestione dei rifiuti. • Protezione della biodiversità e gestione dell’inquinamento. • Standard Sociale (S): riguarda le relazioni con i dipendenti, la catena di fornitura e la comunità. Le aziende devono rendicontare su: • Condizioni di lavoro e rispetto dei diritti umani. • Diversità e inclusione. • Impatti sociali nella catena di approvvigionamento. • Standard di Governance (G): analizza le pratiche aziendali in termini di gestione e trasparenza. Gli aspetti chiave includono: • Struttura del consiglio di amministrazione. • Politiche anticorruzione e etica aziendale. CEO & Co-Founder di CODE Srl Compliance, Ethic & Sustainability Advisor. CODE offre servizi integrati di consulenza e formazione a imprese in materia di compliance normativa. L’intervista completa è disponibile sul numero 119. Presente sul numero 120 e 121. https://code4com.it. Email: a.brunetti@code4com.it ADAMO BRUNETTI • Trasparenza nei processi decisionali e remunerazione dei dirigenti. 5. OPPORTUNITÀ E BENEFICI PER LE PMI DAL CALCOLO DEL RATING ESG L’introduzione di un sistema regolamentato per i rating ESG rappresenta un’opportunità per le PMI, che possono trarre vantaggio da una valutazione trasparente e uniforme. I principali benefici includono: • Migliore accesso a finanziamenti e investimenti: le aziende con un buon rating ESG avranno maggiori possibilità di ottenere prestiti e capitali da investitori attenti alla sostenibilità. • Migliore reputazione e competitività: adottare standard ESG chiari migliora la percezione dell’azienda da parte di clienti, fornitori e partner. • Gestione efficace dei rischi: monitorare la performance ESG consente di anticipare possibili criticità e adottare strategie per ridurre l’impatto ambientale e sociale. • Conformità ai futuri obblighi normativi: anche se non tutte le PMI sono obbligate alla rendicontazione ESG, adottare questi strumenti in anticipo può rappresentare un vantaggio strategico. IL FUTURO PASSA DALLA SOSTENIBILITÀ L’aggiornamento normativo europeo, con la CSRD, gli ESRS e il nuovo Regolamento sui rating ESG, sta cambiando il modo in cui le aziende misurano e comunicano la sostenibilità. Per le PMI, seguire tali disposizioni non è solo una questione di conformità, ma un’opportunità per crescere, attrarre investimenti e posizionarsi in un mercato sempre più attento ai temi ESG. Adottare una strategia di sostenibilità oggi significa essere pronti per il futuro e costruire un business più solido e competitivo.

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