iFerr-123 - Anno 2025

aprile 2025 iFerr 105 www.iferr.com Ester Lamacchia sviluppare una maggiore fiducia nelle proprie capacità e a trovare il proprio equilibrio. COACHING, PSICOTERAPIA E COUNSELING: LE DIFFERENZE Spesso il counseling viene confuso con la psicoterapia o il coaching, ma si tratta di percorsi distinti, ognuno con il proprio ambito di applicazione. • La psicoterapia è un intervento clinico rivolto a chi affronta disturbi psicologici più profondi, come ansia, depressione o traumi. Il suo obiettivo è esplorare e risolvere dinamiche interiori radicate attraverso un lavoro terapeutico condotto da uno psicologo o psicoterapeuta. • Il coaching, invece, si concentra sul raggiungimento di obiettivi specifici e misurabili, spesso in ambito professionale o sportivo. Aiuta a migliorare le performance, a potenziare le capacità personali e a definire strategie per il successo. • Il counseling, pur condividendo alcuni elementi con entrambi, si distingue perché è orientato al benessere emotivo e relazionale della persona, senza entrare nell’ambito terapeutico della psicoterapia né nella dimensione prestazionale del coaching. Il suo scopo principale è offrire uno spazio di riflessione e consapevolezza, aiutando chi lo intraprende a superare momenti di difficoltà con maggiore equilibrio. IL PERCORSO DI CRESCITA PERSONALE NEL COUNSELING Scopriamo insieme il processo graduale che accompagna la persona nell’esplorazione delle proprie difficoltà e nella ricerca di nuove prospettive. Non si tratta di un intervento immediato, ma di un cammino che aiuta a mettere ordine nei pensieri, rafforzare le risorse interiori e attuare cambiamenti concreti. • Il primo passo in questo cammino è fare chiarezza. Nei momenti difficili, è facile sentirsi sopraffatti da pensieri ed emozioni contrastanti. Il counselor offre uno spazio di ascolto in cui esprimere dubbi e paure. Attraverso il dialogo, si impara a distinguere le emozioni e a osservare la propria situazione con maggiore lucidità. • Acquisita maggiore consapevolezza, si passa al riconoscimento delle risorse personali. Spesso, nei momenti di crisi, si tende a sottovalutare le proprie capacità. Il counselor aiuta a riscoprire punti di forza e strumenti già disponibili, favorendo fiducia nelle proprie possibilità di cambiamento. • La consapevolezza acquisita deve poi tradursi in azioni concrete. Il cambiamento non avviene solo nella mente, ma attraverso piccoli passi che lo rendono sostenibile. Il counselor supporta la persona nel definire obiettivi chiari e realistici, individuando strategie per raggiungerli in modo efficace. • L’ultima fase è il consolidamento dei progressi. Il vero cambiamento si realizza quando le nuove consapevolezze diventano parte integrante della quotidianità. Il counselor aiuta a rafforzare i risultati ottenuti, fornendo strumenti per affrontare eventuali difficoltà future con autonomia e sicurezza. DAL BENESSERE PERSONALE A QUELLO COLLETTIVO Ritrovare il proprio equilibrio non è solo un beneficio individuale. Una maggiore consapevolezza di sé, una gestione più serena dello stress e una comunicazione più efficace migliorano anche le relazioni con gli altri, nei contesti personali e professionali. Ma come si traduce tutto questo nel mondo del lavoro? In che modo il counseling può favorire un clima aziendale più sano e produttivo? Ne parleremo nel prossimo numero di iFerr, approfondendo il legame tra counseling e benessere organizzativo. Ha maturato oltre trent’anni di esperienza nel settore bancario, ricoprendo ruoli manageriali in diversi istituti di credito e sviluppando una solida competenza nella gestione delle persone. Laureata in Economia, ha coltivato parallelamente un profondo interesse per la psicologia, fino a conseguire l’abilitazione come Professional Counselor in Antropologia Personalistica Esistenziale, certificata dalla FAIP Italia Counseling. L’intervista completa è disponibile sul numero 122. Email: ester.lamacchia65@gmail.com ESTER LAMACCHIA

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