iFerr-123 - Anno 2025

aprile 2025 iFerr 93 www.iferr.com Adamo Brunetti • L’aumento dell’efficienza e della prestazione d’impresa • La maggiore facilità nel produrre la documentazione cogente • Il miglioramento dell’immagine aziendale. SICUREZZA: LA GUIDA PER LE PMI CAPITALIMPRESE (Associazione Italiana Industriali Piccole e Medie Imprese) e INAIL, hanno sviluppato una metodologia per individuare soluzioni efficaci per l’applicazione di un modello organizzativo che costituisca una valida esimente partendo dall’identificazione di una serie di attività che presentano un livello rischio tale da richiedere un approfondimento. L’audit di queste attività può portare a escludere che costituiscano un processo sensibile ai rischi di reato. L’identificazione e valutazione delle attività “sensibili” deve rispondere ai seguenti requisiti: • rappresentare le attività potenzialmente sensibili • consentire l’identificazione dei responsabili di processo • guidare nella rappresentazione della situazione “as is” • svolgere una valutazione delle performance in base alle condizioni salute e sicurezza • guidare nell’identificazione ed attuazione di azioni correttive Se un’attività viene quindi identificata potenzialmente “sensibile”, l’audit indica azioni per abbassare il rischio. Individuate le aree “sensibili”, se ne valuta la rischiosità attraverso audit svolto da un esperto di 231. INAIL-CAPITALIMPRESE: I PARAMETRI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO I parametri di valutazione del rischio, descritti nel Documento INAIL-CAPITALIMPRESE, includono: • Case history, con l’analisi delle esperienze per individuare buone prassi e opportunità di miglioramento • Governance, che indica l’insieme strutture decisioni e controllo per guidare l’azienda in modo efficace • Atteggiamento etico, ossia l’impegno dell’azienda a operare con trasparenza e integrità • Stakeholder engagement, per il coinvolgimento delle parti interessate, con una CEO & Co-Founder di CODE Srl Compliance, Ethic & Sustainability Advisor. CODE offre servizi integrati di consulenza e formazione a imprese in materia di compliance normativa. L’intervista completa è disponibile sul numero 119. Presente sul numero 120 e 121. https://code4com.it. Email: a.brunetti@code4com.it ADAMO BRUNETTI comunicazione aperta e costruttiva tra esse • Mappatura processi, per rappresentare e analizzare tutte le attività aziendali • Normative specifiche, per il rispetto di leggi e regolamenti applicabili all’organizzazione • Leadership, che è la forza capace di guidare e ispirare l’organizzazione verso obiettivi prefissati • Sviluppo procedure, per organizzare le attività operative in maniera coerente e strutturata • Dotazione risorse, per l’assegnazione di strumenti, del personale, e del budget • Informazioni documentate, per gestione e conservazione di dati e prove per controllo e verifica • Non conformità e azioni correttive, per un continuo perfezionamento dei processi aziendali La metodologia si articola in: • Analisi preventiva rischio, per prevenire danni e incidenti • Individuazione “Non Conformità”, per rilevare discrepanze verso standard e normative • Assegnazione Azioni Correttive con termine attuativo, con le specifiche misure per correggere le anomalie • Verifica chiusura “Non Conformità”, per accertare che tutti i correttivi siano stati efficacemente attuati L’utilizzo di questo strumento offre vantaggi alle imprese, in particolare per l’integrazione dei Sistemi di Gestione. La mancanza di integrazione causa sovrapposizioni di normative, procedure e controlli, con conseguenti inefficienze e rischi di non conformità. Un sistema integrato, invece, garantisce raggiungere la conformità al D. Lgs. 231/01. È importante sottolineare che le certificazioni, da sole, non sono sufficienti a garantire l’efficacia del modello organizzativo.

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