iFerr-124 - Anno 2025

maggio 2025 iFerr 39 www.iferr.com Valentina Turchetti che immagini stock generiche. Rendono il sito più autentico e riconoscibile.” iFerr: Che ruolo hanno le call to action in un sito di ferramenta? V.T.: Fondamentale. Le CTA – Call to Action – sono quelle frasi che guidano l’utente a compiere un’azione: “Chiamaci ora”, “Scarica il volantino”, “Vieni a trovarci”. Ogni pagina dovrebbe contenere almeno una CTA chiara, coerente con il contenuto. Non si tratta solo di vendere, ma di facilitare il contatto, orientare l’utente, invogliarlo a entrare in negozio. Le CTA devono essere ben visibili, posizionate in punti strategici (es. dopo un paragrafo descrittivo) e formulate con un tono amichevole ma diretto. iFerr: Un sito di ferramenta dovrebbe includere un catalogo prodotti? V.T.: Dipende dagli obiettivi. Se il negozio non ha un e-commerce attivo, un catalogo completo può essere troppo impegnativo da gestire e finire per essere obsoleto in pochi mesi. Meglio allora una panoramica per reparti o una lista dei marchi trattati, magari con descrizioni brevi e link ai siti ufficiali. Se invece si sceglie la strada dell’ecommerce, allora servono investimenti seri in piattaforme, aggiornamenti, logistica e assistenza. È una scelta strategica da fare con consapevolezza, non da prendere alla leggera.” iFerr: Come si possono integrare social e WhatsApp nel sito? V.T.: Oggi l’integrazione tra strumenti digitali è fondamentale. WhatsApp Business, ad esempio, è uno strumento potentissimo per la ferramenta: consente di rispondere velocemente ai clienti, inviare foto di prodotti, confermare disponibilità. Basta un’icona ben visibile con la dicitura “Scrivici su WhatsApp”. Lo stesso vale per i social: se il negozio ha una pagina Facebook o Instagram aggiornata, ha senso linkarla nel sito, magari mostrando anche un feed in tempo reale. Ma, lo ripeto, solo se è gestita con costanza. iFerr: E per chi vuole rifare il proprio sito da zero? Da dove si parte? V.T.: Si parte sempre dal cliente. Mettetevi nei suoi panni: cosa vorreste trovare entrando nel sito? Le risposte vanno tradotte in una mappa dei contenuti semplice, poi si sceglie una grafica coerente con l’identità del negozio, e si lavora con un professionista per realizzarla. Meglio un sito semplice ma fatto bene, che uno complesso e abbandonato dopo due mesi. E soprattutto: non lasciatelo mai “fermo”. Un sito, per funzionare, va aggiornato. Anche solo con le promo del mese, una nuova foto, un testo rivisto. iFerr: Ultimo consiglio in pillole? V.T.: Siate chiari, siate veri, siate utili. Un sito di ferramenta non deve stupire con effetti speciali: deve ispirare fiducia, trasmettere competenza, accorciare la distanza col cliente. È questo che fa tornare le persone, in negozio e online. FERRAMENTA ONLINE: 10 ERRORI DA NON FARE 1 Navigazione difficoltosa – Un sito confuso dissuade i clienti. La navigazione deve essere semplice e intuitiva. 2 Tempi di caricamento lenti – Un sito che impiega troppo tempo a caricare può far perdere clienti. 3 Non ottimizzato per dispositivi mobili – La maggior parte degli utenti naviga da smartphone; il sito deve essere mobilefriendly. 4 Descrizioni dei prodotti insufficienti – Ogni prodotto deve avere descrizioni chiare e dettagliate per aiutare il cliente a prendere una decisione d’acquisto. 5 Prezzi poco chiari – I prezzi devono essere facilmente visibili e comprensibili, senza costi nascosti. 6 Mancanza di informazioni di contatto – È fondamentale rendere facile per i clienti contattare il negozio, sia per domande sia per assistenza. 7 Processo di checkout complesso – Un carrello e una procedura di pagamento troppo complessi possono portare ad abbandoni del carrello. 8 Assenza di recensioni o testimonianze – I clienti si fidano delle opinioni di altri clienti. Le recensioni aiutano a costruire credibilità. 9 Sito non aggiornato regolarmente – Offerte, prodotti e contenuti devono essere sempre freschi e aggiornati per mantenere l’interesse degli utenti. 10 Ignorare l’ottimizzazione SEO – Senza SEO, il sito sarà difficile da trovare su Google, riducendo il traffico e le vendite.

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