iFerr-125 - Anno 2025

giugno 2025 iFerr 107 www.iferr.com Mario Masiero Maestro dell’Accademia Vetrinistica Italiana dal 1996, nasce professionalmente come vetrinista per poi specializzarsi nel visual merchandising. Si occupa di tecnologie applicate al retail e dell’evoluzione della vetrina fisica in digitale, integrando social e siti web. Esperto di comunicazione visiva, approfondisce il neuromarketing per studiare come il cervello influenzi le scelte quotidiane dei consumatori. L’intervista è pubblicata su iFerr 123. Mail: info@masierovetrine.com MARIO MASIERO IL POTERE DELLA STAGIONALITÀ Il visual merchandising permette di raccontare il tempo. Le stagioni, le festività, gli eventi locali sono occasioni perfette per rinnovare il negozio, spostare gli equilibri visivi, e attirare lo sguardo del cliente. Un’area garden che sboccia a primavera, una parete natalizia con offerte per il fai-da-te, o una zona “back to work” a settembre, sono esempi di come la narrazione visiva possa rafforzare il legame con il cliente. La ferramenta, con il suo ampio ventaglio di articoli, ha il potenziale per cambiare volto più volte l’anno, restando sempre attuale. Ovviamente per poter realizzare questa rappresentazione visiva è necessario preparare un programma annuale degli allestimenti. VETRINA: BIGLIETTO DA VISITA E RICHIAMO Anche se spesso trascurata, la vetrina è il primo punto di contatto con il pubblico. In ferramenta, può sembrare difficile renderla accattivante, ma con un po’ di creatività si possono creare micromondi tematici, raccontare soluzioni, non solo prodotti. Ad esempio, una vetrina dedicata alla sicurezza domestica, al risparmio energetico o alla manutenzione invernale può attirare l’interesse e invitare ad entrare. L’importante è che sia pulita, ben illuminata e con messaggi chiari: meno prodotti, ma più significato. IL RUOLO DEL PERSONALE: FORMAZIONE E COINVOLGIMENTO Il visual merchandising non funziona se non viene adottato e compreso anche dal team. I commessi e i responsabili devono conoscere le logiche espositive, mantenere l’ordine, aggiornare le esposizioni e partecipare attivamente all’allestimento. Un’esposizione pensata ma poi abbandonata perde efficacia nel tempo. La formazione del personale in quest’ambito – anche con brevi workshop o linee guida interne – può fare la differenza tra un negozio che vive e uno che invecchia. Coinvolgere il team significa anche dare continuità e autenticità al visual merchandising. ESPOSIZIONI ESPERIENZIALI: TOCCARE, PROVARE, CAPIRE In un mondo dove l’e-commerce offre tutto a portata di clic, il punto vendita deve puntare sull’esperienza. Nella ferramenta questo significa offrire la possibilità di toccare i prodotti, provarli, vedere come funzionano. Postazioni demo, banchi prova, espositori interattivi: non servono grandi investimenti, ma idee chiare. Un trapano facile da maneggiare, una serratura montata su una porta, una parete con i vari tipi di viti e tasselli: tutto questo trasforma il negozio in un laboratorio pratico, dove l’acquisto nasce dalla fiducia e dalla comprensione. QR CODE E CONTENUTI DIGITALI A SUPPORTO Il visual merchandising moderno non si ferma alla fisicità. L’uso di QR Code, schermi interattivi o tablet integrati nella scaffalatura permette di offrire contenuti aggiuntivi: schede tecniche, video tutorial, istruzioni di montaggio, comparatori di prodotto. La tecnologia supporta la vendita, educa il cliente e rafforza il legame con il brand. In ferramenta, dove il livello di conoscenza varia molto tra clienti esperti e neofiti, offrire supporti digitali visivi migliora l’accessibilità dell’offerta e favorisce decisioni d’acquisto più consapevoli. DALLA VETRINA AL CARRELLO: UN VIAGGIO PROGETTATO Ogni punto vendita è unico, e il visual merchandising deve essere personalizzato in base alla metratura, al target, alla stagionalità e all’assortimento. Non esistono regole fisse, ma principi da adattare con creatività e coerenza. Il risultato? Un’esperienza di acquisto più fluida, piacevole e memorabile. In un mercato dove il prezzo non è più l’unico fattore di scelta, il modo in cui si presenta e racconta il prodotto può fare davvero la differenza tra un carrello pieno e un’occasione persa.

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