112 iFerr giugno 2025 www.iferr.com iPartner > In realtà, una visione chiara e ispiratrice del “perché facciamo ciò che facciamo” è la forza propulsiva più potente che un’organizzazione possa avere. Non si tratta solo di massimizzare il profitto – sebbene sia un obiettivo legittimo e necessario – ma di definire l’impatto più ampio che l’azienda vuole generare nel mondo per i suoi clienti, i suoi dipendenti e la società. Quando questo scopo è definito con lucidità e, soprattutto, è profondamente compreso e condiviso da ogni singolo individuo, a ogni livello e in ogni reparto, esso diventa il fulcro dell’armonizzazione. Immaginate un’orchestra: ogni musicista, con il proprio strumento e la propria partitura, contribuisce alla melodia complessiva. Ma il capolavoro nasce solo quando tutti sono allineati sulla stessa interpretazione, sulla stessa visione musicale del direttore. Lo scopo aziendale è quella “visione” condivisa che allinea gli “strumentisti” (i reparti e gli individui) verso una performance coesa e di successo. ARMONIZZAZIONE: DAL “PERCHÉ” AL “COME” DELL’ECCELLENZA OPERATIVA Una volta che lo scopo è radicato, l’armonizzazione dei reparti diventa una conseguenza naturale e una strategia fondamentale. Eliminare i “silos” – quelle barriere invisibili ma pervasive che impediscono la collaborazione tra funzioni – è il primo passo. Se il reparto marketing comprende chiaramente come il suo lavoro di comunicazione esterna sia intrinsecamente legato alla capacità del reparto produzione di mantenere gli standard qualitativi per raggiungere lo scopo di “offrire prodotti innovativi e di alta qualità”, la collaborazione non sarà più un optional, ma una necessità. “UN’AZIENDA CON REPARTI ARMONIZZATI E UNO SCOPO CONDIVISO NON SOLO SOPRAVVIVE ALLA TEMPESTA, MA SPESSO NE EMERGE PIÙ FORTE, AVENDO TESTATO E PERFEZIONATO LA SUA COESIONE INTERNA”
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