iFerr-126 - Anno 2025

luglio/agosto 2025 iFerr 115 Ester Lamacchia La privacy è fondamentale. Nei colloqui non si redigono report, né si condividono con l’azienda contenuti riconducibili a chi li ha espressi: la riservatezza è totale. Questo consente alle persone di parlare con libertà, in un ambiente protetto e rispettoso. I colloqui individuali non servono solo al benessere del singolo: aiutano a leggere l’organizzazione. I vissuti dei dipendenti tracciano una mappa molto ampia, rivelando dinamiche disfunzionali, ambiguità nei ruoli, blocchi comunicativi; il counselor, nel rispetto della riservatezza, raccoglie segnali, connessioni e ricorrenze, nei vissuti di persone che occupano ruoli diversi: dipendenti (e/o impiegati operativi), e quadri intermedi. I primi portano vissuti legati al carico quotidiano, alle relazioni con i colleghi, alle difficoltà operative o alla scarsa chiarezza nei compiti; i quadri, invece, osservano l’azienda da una posizione intermedia poiché sono a contatto diretto con i team e intercettano con maggior lucidità blocchi nei processi, incoerenze organizzative, tensioni latenti. È da questo insieme di prospettive che il counselor ricava una mappa chiara e strutturata dei bisogni dell’organizzazione; ciò che nasce come supporto individuale, diviene una lente d’ingrandimento sull’intero contesto aziendale. UNA RESTITUZIONE CHE FA CRESCERE Alla fine del percorso, il counselor incontra l’azienda per condividere quanto emerso. Nessun nome, nessun dettaglio personale: solo una restituzione anonima e strutturata, che mette in luce temi ricorrenti, fattori di stress diffuso e aspetti relazionali da rafforzare. Questa mappa aggregata diventa uno strumento prezioso per orientare decisioni, ridefinire priorità e progettare azioni concrete e sostenibili. In alcuni casi, viene redatto un diario di bordo finale che raccoglie le principali evidenze emerse e suggerisce possibili evoluzioni. È possibile prevedere anche un followup periodico (es. semestrale), utile per monitorare l’efficacia degli interventi e accompagnare nel tempo il cambiamento. OLTRE I NUMERI: LA LETTURA CHE MANCAVA Il counseling offre all’imprenditore qualcosa che spesso sfugge al controllo diretto: la lettura profonda delle dinamiche umane e relazionali che attraversano l’azienda, in quanto, tanto è vero che gli aspetti economici, produttivi e commerciali sono monitorabili con precisione, quanto è vero che le tensioni sotterranee, i disallineamenti comunicativi, e il malessere diffuso, raramente emergono nei report. Il valore del counseling è tutto qui: rendere visibile ciò che prima restava invisibile, trasformando segnali confusi in informazioni utili, dando voce a ciò che, se ignorato, frena e compromette l’intero sistema. Con l’apporto del counseling l’imprenditore amplia la sua capacità di controllo, e l’azienda torna a muoversi con più coerenza, più ascolto, e con più efficacia. Ha maturato oltre trent’anni di esperienza nel settore bancario, ricoprendo ruoli manageriali in diversi istituti di credito e sviluppando una solida competenza nella gestione delle persone. Laureata in Economia, ha coltivato parallelamente un profondo interesse per la psicologia, fino a conseguire l’abilitazione come Professional Counselor in Antropologia Personalistica Esistenziale, certificata dalla FAIP Italia Counseling. L’intervista completa è disponibile sul numero 122. Gli articolo sono disponibili su iFerr 123, 124 e 125. Email: ester.lamacchia65@gmail.com ESTER LAMACCHIA www.iferr.com

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