iFerr-126 - Anno 2025

luglio/agosto 2025 iFerr 29 www.iferr.com Anima Sicurezza Innovazione, regole chiare e formazione tecnica: con Luigi Rubinelli alla presidenza, Anima Sicurezza rafforza il suo ruolo strategico nel promuovere soluzioni sicure e certificate. > UN FUTURO PIÙ SICURO, INSIEME Luigi Rubinelli è stato eletto presidente di Anima Sicurezza (federata Anima Confindustria) per il biennio 2025-2027. Veronese, laureato in Ingegneria Civile, è consigliere delegato e direttore tecnico R&S di Conforti S.p.A. Da oltre trent’anni nel settore, guiderà l’associazione con l’obiettivo di rafforzare il mercato della sicurezza fisica, promuovere la qualifica delle imprese e migliorare gli standard tecnici attraverso il dialogo con enti normativi e istituzioni. Eletti anche i vicepresidenti Cristian Bragantini e Fabio Podda, il tesoriere Adriano Geremia e sei nuovi consiglieri. Rubinelli punta a diffondere la cultura della prevenzione e valorizzare le soluzioni made in Italy. Ringrazia infine Cinzia Garbelli, presidente uscente, per il lavoro svolto. iFerr l’ha intervistato. iFerr: Presidente Rubinelli, quali sono le priorità operative che intende perseguire nei prossimi due anni alla guida di Anima Sicurezza? Luigi Rubinelli: Nei prossimi due anni di mandato intendo dare continuità al percorso già avviato, puntando su obiettivi chiave strategici per il comparto. Continueremo a collaborare con tutti gli attori della filiera per ampliare le opportunità di mercato e promuovere la qualifica delle imprese e degli operatori del settore. La sicurezza fisica richiede competenze tecniche, responsabilità e capacità di adattamento all’evoluzione dei rischi: valorizzare queste competenze significa rafforzare la fiducia del mercato nelle soluzioni proposte dalle nostre aziende. Altro tema centrale sarà il confronto costante con gli enti normativi, per contribuire all’evoluzione degli standard tecnici in un’ottica di qualità e innovazione. Parallelamente, intendiamo rafforzare il dialogo con le istituzioni per portare all’attenzione delle autorità le esigenze di regolamentazione del comparto, anche in relazione ai cambiamenti tecnologici e alle nuove minacce. Infine, un punto fondamentale è la diffusione di una cultura della sicurezza che parli a cittadini, imprese e decisori pubblici. In questi anni la sensibilità verso la protezione dei beni e delle persone è cresciuta, ma c’è ancora molto da fare per promuovere una consapevolezza diffusa e informata, soprattutto “PROMUOVERE LA CULTURA DELLA SICUREZZA SIGNIFICA, INNANZITUTTO, IMPEGNARSI PER UN’INFORMAZIONE TECNICA CORRETTA E ACCESSIBILE, AFFINCHÉ CITTADINI, IMPRESE E OPERATORI POSSANO COMPIERE SCELTE CONSAPEVOLI”

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