iFerr-127 - Anno 2025

20 iFerr settembre 2025 www.iferr.com iCommerciali 1 Le zone di mia competenza coprono un’ampia porzione della Sicilia occidentale: Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta. In questi territori opero a stretto contatto con i punti vendita, offrendo supporto e soluzioni ai negozianti che rappresentano l’anello fondamentale di congiunzione tra la distribuzione e il cliente finale. Il 2025 si sta rivelando un anno incerto e poco lineare. Gli ordini sono altalenanti, e molte ferramenta hanno ridotto le scorte di magazzino, segno di una maggiore cautela. 2 Tra i fattori determinanti segnalo la fine dei bonus edilizi, che negli anni scorsi avevano dato una spinta importante. Oggi si è tornati a ritmi simili al pre-pandemia, ma con costi più alti da gestire. Un altro nodo è quello dei listini, che sono rimasti su livelli elevati dopo i rincari degli ultimi quattro anni. Anche se i prezzi delle materie prime si sono stabilizzati, le condizioni per fare sconti sono poche. Intanto molti consumatori hanno spostato la spesa su altri settori: ristoranti, viaggi, tempo libero. Il risultato è una minore propensione all’acquisto nel nostro comparto. 3 Un’esigenza sempre più sentita è quella della velocità nelle consegne. I clienti vogliono tutto e subito, ma i corrieri non sempre garantiscono un servizio adeguato, nonostante tariffe elevate. Spesso tocca a noi rappresentanti seguire l’ordine, verificare le spedizioni e fare da tramite con il cliente. Tutto questo rende il lavoro più frenetico e aumenta la pressione quotidiana. 4 Un’altra trasformazione in atto riguarda il rapporto tra rappresentanti e negozianti. Con l’avvento della nuova generazione e l’uso sempre più diffuso di strumenti digitali e comunicazione online, noto che si sta perdendo il contatto diretto, quel rapporto umano che per anni ha rappresentato il cuore del nostro lavoro. Molti operatori preferiscono gestire tutto via mail o messaggistica, riducendo gli incontri di persona e — di conseguenza — anche le occasioni per approfondire, confrontarsi, proporre soluzioni. È un cambiamento culturale che, personalmente, mi dispiace, perché toglie valore a un mestiere fatto di relazione, fiducia e scambio di competenze. 5 Guardando al futuro, le previsioni non sono particolarmente ottimistiche. Mi aspetto un calo generale dei fatturati che potrebbe aggirarsi intorno al 5%, oppure un andamento stabile ma senza crescita, in linea con il 2024. Il settore ha bisogno di nuova linfa, ma finché non torneranno incentivi strutturati o segnali macroeconomici incoraggianti, è difficile immaginare un’inversione di tendenza significativa. CHE COSA Andamento dei negozi di ferramenta Principali criticità rispetto al passato Servizi richiesti oggi dai negozianti 1 2 3 ANTONINO CELONA agente di commercio plurimandatario nel settore ferramenta, edilizia e brico Di PADRE in il MESTIERE

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