iFerr-129 - Anno 2025

104 iFerr novembre 2025 www.iferr.com iPartner > CHE COS’È IL BURNOUT? Il burnout, conosciuto anche come sindrome da esaurimento professionale, rappresenta una condizione di disagio psicofisico che può manifestarsi in seguito a uno stress prolungato sul lavoro, in particolare tra coloro che svolgono attività basate su relazioni interpersonali intense e continuative. fatica, e quando colpisce figure chiave — manager strategici, responsabili di reparto o collaboratori di riferimento — può tradursi in un danno serio per l’impresa, capace di compromettere continuità, clima e risultati. I FATTORI ORGANIZZATIVI: TERRENO FERTILE DEL BURNOUT Ogni lavoro comporta una quota di stress che, in alcuni casi, può persino divenire un motore positivo: la pressione di una scadenza, la sfida di un progetto, l’adrenalina di una trattativa. Molte aziende vivono di ritmo costante: la velocità delle decisioni e la ricerca di efficienza fanno parte del gioco; ma quando tutto diventa urgente, quando non c’è più spazio per riflettere o recuperare energie, la macchina inizia a surriscaldarsi; la velocità non è più un vantaggio, ma una forza centrifuga che spinge le persone oltre il limite. Il burnout è la spia di questo squilibrio organizzativo: il segnale che la corsa, senza gestione, ha superato la soglia di sostenibilità. Molte aziende, senza rendersene conto, seminano le condizioni del burnout. Succede quando: • si richiede disponibilità continua, cancellando i confini tra lavoro e vita privata • si fissano obiettivi sempre più alti senza mai celebrare i risultati • si gestisce con logiche di controllo anziché di fiducia • si lascia che il riconoscimento diventi un lusso raro • si alimenta la competizione interna anziché la collaborazione L’impresa che corre troppo, senza mai ricaricare, diventa un “moltiplicatore di stress”, e anche la persona più motivata, immersa in un tale contesto, finisce logorata. I FATTORI RELAZIONALI: MICCE NASCOSTE DEL BURNOUT Accanto alle procedure e alle regole formali, esiste un terreno più sottile e spesso trascurato: quello delle relazioni quotidiane; è qui che si annidano molti dei fattori scatenanti del burnout. Anche le organizzazioni più solide possono logorarsi se

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