iFerr-129 - Anno 2025

Giuseppina Pinto “IL PROGETTO FRANCHISING SI È RECENTEMENTE RINNOVATO ED ARRICCHITO CON LA FORMULA DENOMINATA F.A.R.O. (FRANCHISING ALLEANZE. RETE. OPPORTUNITÀ), IL NUOVO E AGILE MODELLO DI SVILUPPO VOLTO AGLI IMPRENDITORI CHE INTENDONO INTRAPRENDERE IL PROCESSO DI AFFILIAZIONE A BRICO IO” ricettive sul fronte del franchising? G.P.: La ricettività di una zona al franchising, di qualsiasi categoria merceologica, è guidata da diversi fattori socioeconomici come la densità abitativa, le abitudini di acquisto e la capacità di spesa. Fattori che, in un paese come l’Italia, vengono amplificati anche dal fenomeno dei localismi. Pertanto, fermo restando le grandi aree urbane del nord ovest dove l’insediamento dei franchising resta focale, stiamo osservando con crescente interesse lo sviluppo dell’interessamento al franchising nelle regioni ad alta densità di popolazione del sud Italia, isole comprese. Grazie ai nostri format, siamo inoltre riusciti a intensificare la presenza in diverse regioni del nord già ben presidiate dal nostro brand, e a rispondere alle esigenze in termini di domanda nel mondo del bricolage delle popolazioni presenti lungo la dorsale appenninica che non necessitano più di grandi spostamenti per poter essere soddisfatte. iFerr: Se dovesse descrivere con tre aggettivi le politiche di sviluppo di Brico io quali utilizzerebbe? G.P.: Riallacciandomi alla strategia alla base del nostro nuovo modello di sviluppo denominato “F.A.R.O” (Franchising. Alleanze. Rete. Opportunità) i tre aggettivi che mi sembrano più aderenti sono: flessibile, grazie alle diverse formule di affiliazione customizzate in base alle necessità del territorio più aderenti all’imprenditore. Mirato, per arrivare in maniera sempre più capillare ai nostri clienti e con risposte sempre più esaustive alle mutevoli esigenze. Innovativo, intelligenza artificiale e sperimentazioni di prodotti sempre nuovi sono tra i driver imprescindibili per lo sviluppo della rete Brico io. novembre 2025 iFerr 23 www.iferr.com del settore (Bricoday – Salone Franchising – SicilFerr e Franchising Meet 2025), durante i quali ho potuto raccontare ai tanti imprenditori incontrati provenienti da ogni parte d’Italia il progetto franchising, che si è recentemente rinnovato ed arricchito con la formula denominata F.A.R.O. (Franchising. Alleanze. Rete. Opportunità), il nuovo e agile modello di sviluppo volto agli imprenditori che intendono intraprendere il processo di affiliazione a Brico io. Il 2026 sarà dunque un anno dai ritmi incalzanti, dai tanti chilometri da percorrere da nord a sud Italia, per contribuire attivamente al piano di espansione capillare del brand Brico io. L’obiettivo è quello di essere sempre più prossimi ai clienti di oggi e a quelli che lo diventeranno domani. iFerr: Franchising del fai da te nel mercato italiano: quali opportunità vede all’orizzonte e quali sono le principali criticità da superare? G.P.: Differentemente dagli altri segmenti di mercato, in cui la formula franchising viene spesso utilizzata come autoimpiego da imprenditori anche alle prime esperienze, il franchising del fai da te necessita di una preparazione diversa da parte del franchisee. Le sfide principali che il franchisor del fai da te deve spesso affrontare sono legate principalmente alle capacità di investimento iniziale e alle competenze organizzative degli imprenditori. Alla luce di questa peculiarità, Brico io ha intuito l’opportunità di collaborare con imprenditori che, partendo dalle loro attività già in essere (come, ad esempio, rivenditori di vernici o di ferramenta), hanno ampliato la loro offerta, differenziandosi con i servizi e prodotti Brico io, producendo un modello di affiliazione win-win. Le medie superfici, la conoscenza dei territori e la prossimità ai clienti, rappresentano delle reali opportunità per lo sviluppo della rete. iFerr: In base alla vostra esperienza, quali zone si stanno rivelando particolarmente

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