iFerr-129 - Anno 2025

novembre 2025 iFerr 67 www.iferr.com Assoferma > “IL LIBRO BIANCO MIRA A VALORIZZARE L’APPORTO DELL’INDUSTRIA ITALIANA DEL BUILDING HARDWARE, UN SETTORE RICONOSCIUTO INTERNAZIONALMENTE PER LA SUA QUALITÀ, IL DESIGN E L’ELEVATO LIVELLO DI SICUREZZA CHE OFFRE” Con l’edizione 2025 del Libro bianco, Assoferma conferma il proprio impegno nel fornire una fotografia aggiornata e approfondita del comparto del building hardware, valorizzando un’eccellenza del made in Italy riconosciuta per qualità, innovazione e sicurezza. Ne parliamo con Gianluca Mattogno, presidente dell’associazione, che illustra gli obiettivi di questa nuova edizione, il ruolo chiave dell’export, l’impatto delle tecnologie smart e le sfide di sostenibilità che attendono le imprese del settore. iFerr: Quali sono i principali obiettivi che Assoferma si propone con l’edizione 2025 del Libro bianco? Gianluca Mattogno: L’edizione 2025 del Libro bianco di Assoferma si pone molteplici obiettivi strategici. Innanzitutto, lo strumento intende offrire al mercato e alle istituzioni una visione chiara e fondata sui dati dell’andamento del comparto nel periodo 2019-2024 e delle sue prospettive di sviluppo. Un traguardo primario è quello di contribuire a diffondere una cultura di settore basata su competenza, trasparenza e innovazione. Contestualmente, il Libro bianco mira a valorizzare l’apporto dell’industria italiana del building hardware, un settore riconosciuto internazionalmente per la sua qualità, il design e l’elevato livello di sicurezza che offre. Lo studio analizza anche l’evoluzione economica e produttiva delle imprese associate, illustrando il posizionamento competitivo dell’Italia rispetto ai competitor internazionali, attraverso l’analisi dei dati di import/export e delle scelte strategiche, fornendo una solida base informativa per analisi future. L’intento generale è dunque duplice: informare con trasparenza il sistema-Paese ed evidenziare la forza strategica di un’eccellenza del made in Italy come il settore del building hardware (serrature, ferramenta e maniglie). iFerr: Dai dati raccolti emerge una forte vocazione all’export: quali fattori hanno reso possibile la crescita del comparto sui mercati internazionali, nonostante le difficoltà degli ultimi anni? G.M.: La forte vocazione all’export del comparto building hardware italiano non è solo un dato congiunturale, ma un elemento di crescita strutturale confermato nel periodo 2019-2024, nonostante le difficoltà degli anni recenti. Il fattore abilitante principale risiede nella qualità e nella reputazione che il made in Italy possiede a livello internazionale, specialmente nel garantire design, funzionalità e sicurezza. Le imprese italiane hanno saputo combinare la tradizione manifatturiera con la costante innovazione tecnologica e un’alta specializzazione, elementi chiave per rispondere prontamente alle esigenze dei mercati globali e consolidare la propria competitività. Questa capacità di posizionamento strategico ha permesso un rapido recupero dei volumi di vendita dopo la flessione del 2020 e una netta ripresa nel 2024, con aspettative positive anche per il 2025. L’export è il pilastro fondamentale del settore; la sua forte concentrazione sui principali mercati di riferimento (la Fascia A e B copre il 68% del valore) ne dimostra la solidità strutturale. ASSOCIAZIONE NAZIONALE FABBRICANTI SERRATURE, FERRAMENTA E MANIGLIE IL SETTORE DELLE SERRATURE, FERRAMENTA E MANIGLIE Overview ed. 2025

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