iFerr-130 - Anno 2026

dicembre 2025/gennaio 2026 iFerr 101 www.iferr.com Ester Lamacchia di un counselor; egli fa un altro mestiere: guida l’azienda nella giusta direzione. Il counseling diventa un alleato proprio perché intercetta i segnali deboli prima che diventino un danno; non racconta mai chi ha detto cosa, non svela confidenze né problematiche personali, ma restituisce visione. Mostra dove si sta spegnendo una motivazione, dove c’è margine di sviluppo, dove una competenza rischia di andare perduta. Così l’imprenditore può prendere decisioni più precise su ruoli, responsabilità, e crescita; può trattenere chi porta valore, invece di correre a sostituirlo quando ormai è tardi; può agire prima che arrivi una lettera che non lascia scampo. L’imprenditore riesce così ad avere gli strumenti giusti per non perdere ciò che ha costruito. Trattenere un talento non è solo evitare una perdita: è scegliere di investire nella relazione che sostiene il lavoro. Offrire counseling significa coltivare ciò che funziona e mantenere vivo il legame che permette a persone e impresa di crescere insieme, con continuità e visione. un potenziale che rischia di spegnersi; significa dire: “Quello che provi è importante. Parliamone, troviamo una strada”, e c’è un aspetto che spesso si sottovaluta: non tutti sanno chiedere ciò di cui hanno bisogno. Molte persone desiderano una crescita, ma non trovano le parole. Vogliono proporre un’idea, ma temono di essere giudicate; si sentono pronte a cambiare ruolo, ma non sanno come dirlo. A volte non hanno ancora capito con chiarezza cosa stanno cercando, sanno solo che così non basta più. Il counseling diventa allora uno spazio di traduzione: aiuta il talento a trasformare sensazioni confuse in obiettivi chiari; aiuta a costruire un ponte tra ciò che la persona prova e ciò che può comunicare; aiuta a trasformare frustrazione in dialogo, e il dialogo in opportunità. Quando questo accade, il talento non ha bisogno di guardare altrove per sentirsi riconosciuto; egli si sente parte di un progetto, si sente ascoltato, e si sente sostenuto mentre evolve. Ed è in questa nuova consapevolezza che si gioca la vera retention: non trattenere le persone grazie ed un contratto, ma concedendo la possibilità di esprimere chi sono e cosa vogliono diventare. IL COUNSELING COME VANTAGGIO PER CHI GUIDA L’AZIENDA Un imprenditore non deve avere il radar emotivo “IN AZIENDA, TALENTO LO HA CHI FA CRESCERE CIÒ CHE TOCCA. È QUELLA PERSONA CHE VEDE OPPORTUNITÀ DOVE GLI ALTRI VEDONO ROUTINE, CHE SI PRENDE A CUORE I RISULTATI DEL GRUPPO, CHE CONTAGIA CON IDEE E PROPOSTE E RIESCE A TRASFORMARE UNA BUONA INTENZIONE IN UN RISULTATO CONCRETO”

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