iFerr-130 - Anno 2026

44 iFerr dicembre 2025/gennaio 2026 www.iferr.com iFocus > in una zona con un passaggio enorme e questo è fondamentale: più persone transitano davanti al negozio, più possibilità di lavoro ci sono. La posizione ha davvero fatto la differenza». iFerr: Chi ha fondato La Ferramenta Lodigiana? A.C.: «Il negozio è nato da Ugo Cecchini e da suo figlio Bruno, che oggi è il titolare. Purtroppo Ugo è venuto a mancare due anni fa, ma aveva già creato solide basi con altri tre soci. Bruno ha continuato con grande impegno e noi cerchiamo di mantenere viva l’eredità di professionalità e affidabilità che Ugo ci ha trasmesso». iFerr: Quante persone lavorano nel negozio e com’è organizzato il team? A.C.: In negozio lavoriamo in tre: Bruno, che è il titolare, io e un altro commesso, Umberto. Io sono con loro da vent’anni, appena due mesi dopo l’apertura. I commessi invece sono cambiati più volte, perché trovare personale oggi non è semplice. La difficoltà maggiore è il lavoro nel weekend, soprattutto il sabato mattina, quando la maggior parte delle persone preferirebbe non lavorare. iFerr: Come è strutturato il negozio? A.C.: «Il negozio ha una superficie di esposizione e di vendita di circa 600 metri quadrati, organizzati a corsie, con un grande bancone centrale. I clienti raramente si servono da soli, preferiscono chiedere informazioni o essere accompagnati direttamente al reparto. Dietro il bancone c’è un magazzino ben organizzato, pensato soprattutto per le aziende, ma anche per privati, artigiani e imprese di varie dimensioni. Offriamo un po’ di tutto: strumenti di ferramenta, prodotti per la sicurezza, antinfortunistica, abbigliamento e calzature da lavoro. L’idea è quella di avere sempre a disposizione tutto il necessario, senza essere troppo settoriali: così possiamo rispondere a qualsiasi esigenza, sia domestica sia professionale». iFerr: Quali sono i prodotti più richiesti e i settori in crescita? A.C.: «Negli ultimi anni due settori hanno avuto un notevole sviluppo: l’antinfortunistica e la duplicazione di chiavi e radiocomandi. Ormai chiunque abbia un cancello elettrico o un box ha bisogno di telecomandi aggiuntivi o chiavi sostitutive. È un settore che porta molto lavoro e anche un buon margine economico. Stiamo aggiornando le macchine per duplicare anche chiavi auto più moderne, comprese quelle senza inserimento fisico. È un esempio di come la tecnologia stia entrando anche in un negozio di ferramenta tradizionale». “NEGLI ULTIMI ANNI DUE SETTORI HANNO AVUTO UN NOTEVOLE SVILUPPO: L’ANTINFORTUNISTICA E LA DUPLICAZIONE DI CHIAVI E RADIOCOMANDI”

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