iFerr-71 - Anno 2020

29 Il coraggio di osare iFerr: Parliamo di progetti, sono previste migliorie e/o cambiamenti per questo importante polo fieristico? R.M: Il nostro obiettivo è valorizzare l’intero patrimonio della Mostra e condividerlo con realtà, come associazioni e cooperative, che spesso sono alla ricerca di spazi in città per manifestazioni e iniziative. Dobbiamo saper sfruttare al meglio le enormi potenzialità della Mostra mettendoci a disposizione di nuove idee progettuali in modo da coinvolgere anche la Mostra nel fermento culturale che da anni sta caratterizzando la nostra città. Un circuito, quello turistico e culturale, da cui la Mostra è rimasta per troppo esclusa. Ci dobbiamo rimettere al passo». iFerr: Quanto secondo lei è importante la location in eventi come il SiFerr? R.M: La location in eventi di questo genere, e non solo, è fondamentale. La Mostra resta il più grande polo fieristico del Mezzogiorno e tra i principali d’Italia, oltre alle bellezze storico-artistiche-architettoniche che sono conservate nei nostri spazi. Ci sono state fiere simili, organizzate in location diverse, che però non sono durate negli anni. L’effetto sinergico fa bene sia al SiFerr che alla Mostra. Basti pensare a come in tanti offrano delle location alternative, ma non hanno le stesse potenzialità del nostro complesso, che considero unico, per la sua posizione strategica e perché si presta ad eventi importanti come il vostro». iFerr: Anche quest’anno la Mostra d’Oltremare ospiterà il SiFerr, la Fiera internazionale della Ferramenta, che occuperà 3 padiglioni. Ormai è diventato un appuntamento imperdibile che il territorio attende per il grande movimento commerciale e di relazione che genera. Cosa ne pensa? R.M: Gli organizzatori riescono con grandi capacità ad intercettare le esigenze di espositori e pubblico, che solitamente è la cosa più complessa da fare durante una fiera. Credo sia proprio questo il successo di SiFerr, che ha consentito alla fiera di durare nel tempo, con un successo che punta a crescere, ci auguriamo, anche nei prossimi anni». R emo M inopoli

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