ESSERE AGENTI: UN AFFARE DI FAMIGLIA
Intervista a Maurizio Bruno
Campano, giovane, sposato felicemente non solo nel privato ma anche con la famiglia Lamura. Un sodalizio che va avanti da più di vent’anni e che unisce Maurizio Bruno non solo dal punto di vista lavorativo ma anche umano all’azienda per la quale lavora. I suoi punti di forza sono la fedeltà e il fiuto commerciale e ci lascia con una richiesta: più formazione anche per gli agenti da parte di Accademia Ferramentae.
iFerr: Sappiamo da fonti certi che lei non nasce agente…ci racconti meglio
M.B: E’ la verità mi ha scoperto e voluto in azienda Giuseppe Lamura (n.d.r scomparso nel 2016) quando facevo il cameriere nel suo ristorante preferito. Mi ha osservato per un po’ e poi mi ha offerto di fare il magazziniere, poi ho ricoperto varie mansioni fino a diventare quello che sono oggi, agente monomandatario del gruppo Dfl come libero professionista. Una carriera di cui vado fiero e che mi lega in modo particolare alla famiglia Lamura.
iFerr: Ci dica cosa significa essere agente monomandatario per uno dei grossisti più importanti del centro-sud
M.B: La mia è stato una scelta di cuore e di testa, perché sicuramente dal punto di vista economico è una gran bella sicurezza legata ad un volume di affari certo, ma sicuramente farlo per un’azienda con cui si condividono principi umani e morali è molto più semplice. Io spero in futuro di fare ancora di più per questa azienda e perché diventare capoarea. Inoltre dal punto di vista della clientela essere il punto di riferimento della Dfl crea un rapporto professione basato sulla fiducia, molti dei clienti conoscono solo me e non l’azienda direttamente e si fidano lo stesso. Far parte del gruppo Lamura è un bel biglietto da visita ma da parte mi c’è tantissimo impegno per fare al meglio il mio lavoro e guadagnarmi ogni giorno la fiducia dei clienti e dell’azienda per la quale lavoro.
iFerr: Ma allora il mercato della ferramenta è in crisi o no?
M.B: La prima parola che impara un bambino oggi è la parola crisi, i media ci tartassano..ma la verità è che non c’è tanta crisi come non c’è tanta ripresa. Il comparto della ferramenta è molto particolare e in continuo cambiamento: il ferramentista con il camice blu specializzato in chiodi e bulloni non esiste più, nella ferramenta si trova di tutto dal bullone al detersivo. Questo ancheperché si affida al grossista che dà la garanzia dell’assortimento senza la necessità di fare magazzino e cominciano a vendere sempre più categorie merceologiche per variare e far fornte alla concorrenza della grande distribuzione. Le cose stanno cambiando ma parlare di vera crisi nella ferramenta non risponde a verità. Ma rigenerarsi per i punti vendita è importante e necessario.
iFerr:Qual è la situazione al centro sud?
M.B:Al nord soffrono di più perché la gdo è molto più imponente e senza scrupoli dal punto di vista commerciale: la fa da padrone il primo prezzo. E poi l’e-commerce complica ancora di più le vendite del negozio fisico. Il problema del sud è più la marginalità: c’è più concorrenza e tutti sono costretti ad abbassare i prezzi. Un vecchio detto dice “dividere ricchezza significa povertà” e riassume un po’ quello che sta succedendo oggi.
iFerr: Cosa ne pensa degli eventi organizzati dai vari grossisti?
M.B:Gli eventi sono fondamentali ma vanno fatti con razionalità, l’agente sicuramente trae beneficio dall’incontrare tutti i clienti in una sola occasione, poi se si riescono a fare affari ancora di più, ma non bisogna esagerare.
iFerr: Quali sono i segreti del suo mestiere?
M.B:Uno su tutti io non faccio giri di valzer tra i vari grossisti, lavoro da sempre con Dfl e lo faccio organizzandomi il lavoro e per obiettivi. Non vado in giro dai clienti se non ho qualcosa di nuovo e di allettante da proporre. Non passo a salutare i clienti, come di ce qualcuno, ma li vado a trovare su appuntamento e con in mano promozioni, gli “aiutini” che mi dà l’azienda per aiutarmi nelle vendite. E poi c’è l’aspetto creativo: ci vuole fiuto in questo mestiere.
iFerr:E della formazione specializzata per la ferramenta, come Accademia Ferramentae cosa ne pensa? Serve anche quella?
M.B:Per me la formazione ha una importanza notevole, anche a me piacerebbe fare un corso, c’è la necessità per tutti noi del settore di aggiornarci non solo sui prodotti ma anche sulla parte comunicativa, sulle strategie di marketing, un tipo di formazione che non si può acquisire sul campo di battaglia. Anzi a questo proposito vi faccio una richiesta, Accademia Ferrramentae dovrebbe organizzare un corso per gli agenti incentrato sulle nuove tecniche di vendita.