AGENTI NON SI NASCE
Intervista a Giovanni Pietrangeli
Una professione iniziata per necessità, ma che in breve è diventata una passione grazie ad un incontro fortunato avvenuto vicino al mare e che forse terminerà in un circolo con un giornale in mano. Abbiamo parlato di questo e di come si diventa agenti anche se non lo si nasce con Giovanni Pietrangeli, agente dell’azienda Fraschetti.
iFerr: Staff Fraschetti…ci racconti la sua esperienza.
G.P: Diciamo che la mia avventura di agente di commercio è cominciata per bisogno, fino al 1996 ero un dipendente presso una multinazionale che è fallita e mi sono inventato agente. Ho iniziato da Berner, come molti miei colleghi, ma dopo poco ho lasciato e sono entrato in Viridex, ma senza smettere di guardarmi intorno. Fino a che non è arrivata fino a me l’onda chiamata Fraschetti e la rivoluzione che stava suscitando e ho conosciuto Davide Giajvia, capoarea della Fraschetti.
iFerr: Ci racconti come è stato “abbordato”.
G.P: Era il 1999, non ricordo il mese , vengo contattato da Davide per un colloquio informale e ci siamo dati appuntamento a metà strada, incontrandoci al Porto di Traiano di Civitavecchia, in quella prima occasione gli ho dato il mio curriculum: come agente valevo poco ma come professionista di più grazie anche alle mie diverse esperienze sia in italia che all’estero. Ci siamo lasciati così, solo dopo una anno mi ha chiamato dicendomi che la Fraschetti voleva espandersi a Grosseto e provincia e avevano pensato a me. Così ci siamo incontrati dopo qualche giorno a Viterbo anche con Giorgio Fraschetti all’epoca con baffi e fumatore. Mi hanno messo in condizione di partire praticamente da subito e sono entrato in una realtà che mi stimolava tantissimo perché stavano rivoluzionando il mondo della ferramenta. Adesso sono 18 anni che lavoro con loro e ho come capoarea, dal primo giorno a tutt’oggi, Davide Giajvia e le condizioni lavorative e commerciali non sono mai cambiate, mai una volta che io non abbia ricevuto la merce nei giorni prestabiliti, nonostante imprevisti e situazioni difficili da gestire.
iFerr: Cosa è cambiato in questi 18 anni?
G.P: Io sono cambiato perché ora ho 22 annidi esperienza come venditore in questo settore e ho la professionalità giusta per affrontare un mercato che fino al 2007 era in gran forma e c’era richiesta continua, ma che ha subito una forte crisi dovuta a mille fattori . Comunque devo dire che nel mio cammino di venditore c’è stata una persona, e c’è tutt’ora, a cui devo la mia crescita professionale. Mi ha sopportato, mi sopporta tutt’ora, mi ha insegnato tantissimo, abbiamo discusso, sicuramente continueremo a discutere…è il mio capoarea Davide Giajvia, che a cui sono molto grato. Quindi direi che il mercato è cambiato, ma per quanto riguarda l’azienda Fraschetti non è cambiato nulla dal punto di vista umano, del modo di lavorare anche se come in tutte le aziende ci sono sempre delle difficoltà, ma qui si affrontano confrontandosi continuamente.
iFerr: Lei come si descriverebbe come agente?
G.P: Sono un agente monomandatario per contratto e per convinzione, non ho mai pensato di fare il plurimandatario fino ad ora! Odio fare il raccoglitore d’ordine, non l’ho mai fatto neanche all’inizio della mia carriera. La maggior parte dei miei clienti fanno gli ordini da soli, io faccio da consulente, suggerisco, solo per alcuni, pochissimi, vesto i panni del rappresentante d’altri tempi. Oggidevi diventare il manager del negozio con il quale lavori, devi conoscere la contabilità e allo stesso modo la strategia commerciale: in una parola devi fare marketing. Siamo diventati dei soci dei nostri clienti, se lavorano bene loro, cresciamo anche noi. Grazie ad internet e all’on-line è diventato tutto più veloce, ma per me questo ha reso tutto più facile e il cliente non ottuso approfitta della tecnologia, telefona di meno e visita piuttosto il nostro sito. Non credo che l’e-commerce soppianterà mai il dettagliante, se quest’ultimo saprà avvalersi dei vantaggi delle nuove tecnologie.
iFerr: Parliamo di mercato della sua zona, quali sono le esigenze dei dettaglianti.
G.P: La provincia di Grosseto è una delle più grosse per estensione ma pochissimo popolata ( ha un totale di 220.000 abitanti ): ci sono tanti piccoli paesini lontani fra loro, e il rapporto tra cliente e rivenditore è ancora forte. È un’isola felice (per certi versi) : i miei clienti dettaglianti non sono spaventati da Amazon, ad esempio, perché loro danno più servizi sia in termini di qualità che di quantità. Soprattutto per quanto riguarda l’assistenza post vendita, e poi molti di loro si sono attrezzati anche con l’e-commerce, perché hanno saputo vedere le nuove tecnologie come un’opportunità per il loro negozio, non come un deterrente.
iFerr: Come vede questa professione fra 20 anni?
G.P: Io personalmente mi vedo al circolo tennis a leggere il giornale, scherzi a parte la professione dell’agente non sparirà. Forse in questo preciso momento storico non ci sono tanti giovani a farlo e noi agenti storici stiamo diventando una razza in via d’estinzione. Ma se le aziende produttrici e distributrici ricominceranno ad aiutare i giovani ad intraprendere questo mestiere con il fatturato e le provvigioni il mestiere non si perderà.