ASSOFERMET FERRAMENTA: ASSOCIAZIONE O DISSOCIAZIONE?
L’elenco ufficiale dell’Associazione di categoria riporta ad oggi circa trenta iscritti, su 19mila attività commerciali del settore ferramenta in Italia. Questi dati raccontano una situazione problematica dove il settore Ferramenta si sente sempre meno rappresentato da Assofermet, al momento unica realtà associativa del comparto. La più antica delle associazioni del settore non ha mai conosciuto crisi più profonda. Infatti i grossisti, noti e meno noti, che oggi detengono la quota più significativa del mercato, dopo aver investito tempo e denaro per anni, hanno deciso di non far più parte di Assofermet.
I motivi sono palesi: la mancanza di operatività e di progettualità hanno determinato il definitivo e forse irreversibile allontanamento dall’associazione di categoria da parte di produttori, distributori e rivenditori, in un momento storico in cui, invece, hanno l’assoluta e urgente necessità di essere uniti, rappresentati e coordinati in un mercato divenuto rapidamente più articolato, complesso e selettivo.
Ed ora qualche nome.
I grossisti di Ferramenta rimasti in Assofermet sono: Cagnoni, Canese (presidente Assofermet), Cobianchi, De Santis, Ferrari, Franzini, Franzinelli, Ivm, Machieraldo, Malfatti & Tacchini (vicpresidente Assofermet), Posio, Safit, Sardopiemontese, Vianello, Vitale, Zangrillo. I produttori di Ferramenta rimasti in Assofermet sono: Abc Tools, Beta Utensili, Mustad Spa.
D’altra parte Assofermet, a parte il ramo “Ferramenta”, funziona egregiamente nel rappresentare i più importanti esponenti nella produzione e distribuzione degli “acciai”, dei “metalli non ferrosi”, e nel trattamento dei “rottami ferrosi”, con circa 800 imprese e 30.000 addetti. (fonte: http://www.assofermet.it/page/cifre)