LA PROTESTA COMPOSTA ALLA BETA UTENSILI
Questa mattina un operaio della Beta Utensili di Sovico, una delle aziende metalmeccaniche più performanti, ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Repubblica in cui chiede un rallentamento della produzione per paura che il coronavirus, dopo ospedali e carceri, entri anche nell’azienda in cui lavora da più di vent’anni. Non si tratta solo della paura di contrarre la malattia, ma anche s’inneschi la protesta tra operai preoccupati di perdere il lavoro e quelli più anziani che vogliono tutelarsi con ritmi di lavoro più lenti. Un difficile equilibrismo tra diritti e tutele dei lavoratori da un lato, responsabilità dell’impresa dall’altro e, sullo sfondo, gli effetti di una crisi senza precedenti.