PITTURE DECORATIVE E GREEN CLAIMS: LA GUIDA DI ASSOVERNICI
La comunicazione è fondamentale per il successo di un prodotto. Tuttavia, alcuni messaggi promozionali in difesa del Pianeta sono fuorvianti per l’acquirente ed è proprio per questo motivo che Assovernici ha pubblicato una Linea Guida sui Green Claims in difesa di una corretta comunicazione commerciale, che deve basarsi su dei dati veritieri, pertinenti e scientificamente verificabili.
“Con la nostra guida vogliamo quindi contribuire a creare condizioni di parità all’interno del settore, garantire che le imprese rispettino la legge e trasparenza verso i consumatori, confermando il nostro ruolo di portavoce di un sistema virtuoso di comunicazione commerciale, nel rispetto dei canoni di correttezza e responsabilità”, spiega Giovanni Marsili, Presidente di Assovernici.
In particolare, la guida analizza le definizioni prive di significato più comunemente usate per attirare l’attenzione dei consumatori nella commercializzazione di vernici.
- Non tossico
Secondo il regolamento CE 1272/2008 (CLP) – Art.25 (4), le diciture “non tossico”, “non inquinante” o altre informazioni che indicano che una sostanza o una miscela non siano inquinanti non deve figurare sull’etichetta o imballaggio, perché potrebbero indurre il consumatore a pensare che le pitture prive di analogo claim siano “tossiche” o contengano sostanze pericolose. Lo stesso discorso vale per l’affermazione “esente da sostanze chimiche”.
- Esente da piombo
La vendita al dettaglio di prodotti decorativi contenenti piombo è vietata in tutti i Paesi europei da oltre 40 anni e, di conseguenza, l’utilizzo di affermazioni come “esente da piombo” o “questo prodotto non contiene piombo” è superflua per i consumatori.
- Amico del Pianeta. Previene il cambiamento climatico
Dichiararsi “Amico del Pianeta” senza presentare dati a supporto e puntuali riferimenti alla normativa ambientale rappresenta una comunicazione scorretta, in quanto porta a condizionare le scelte d’acquisto sulla base di elementi non oggettivi. Il Codice Etico di Assovernici invita gli associati a promuovere metodologie produttive sostenibili come, ad esempio, realizzare vernici a minor impatto ambientale utilizzando materie prime meno inquinanti e tecnologie più pulite.
- Ecologico, organico, naturale
Si tratta di espressioni molto diffuse sui prodotti di consumo ma, allo stesso tempo, troppo vaghe per descrivere una pittura. Una vernice è organica per definizione, in quanto molti dei suoi componenti derivano dal carbonio. Inoltre, la produzione di materie prime “naturali” necessita di processi ad elevato consumo energetico. L’utilizzo della dicitura “ecologico” difficilmente si può applicare ad una pittura, che a poco a che vedere con l’ecologia, ovvero l’analisi scientifica delle interazioni tra gli organismi e il loro ambiente.
- Vegano
Alcune pitture contengono elementi naturali, solitamente di origine vegetale (olio di soia), ma ne esistono anche altre che derivano da fonti animali come il glicerolo, utilizzato per formulare resine di base per alcune vernici. L’utilizzo del claim “vegano” risulta pertanto non corretto e potrebbe essere usato come strumento per convincere il consumatore.
- Non testato sugli animali
Si tratta di una dicitura fuorviante dal momento che induce l’acquirente a pensare che, in assenza di tali dichiarazioni, i concorrenti presenti sul mercato stiano testando i loro prodotti sugli animali. Alcune sostanze utilizzate nei prodotti chimici potrebbero essere state testate sugli animali per rispondere ai requisiti della legislazione sulle sostanze chimiche o ai requisiti del Regolamento REACH.
- Esenti da composti organici volatili
I composti organici volatili o COV sono costituiti da solventi che vengono messi nell’aria da prodotti a base solvente nella fase di essiccazione o durante i processi di lavorazione. Oggi, l’80% delle pitture decorative presenti sul mercato sono a base acqua. Nonostante ciò, se un contenuto presenta quantità di COV molto basse, deve essere riportato sull’etichetta del prodotto.
- La vernice può essere priva di COV?
È impossibile garantire che ogni lotto di pittura sia completamente esente da COV e anche l’utilizzo dell’affermazione “a basso contenuto di COV” può portare il consumatore a conclusioni non totalmente veritiere.
È possibile scaricare la guida completa direttamente sul sito web di Assovernici e, per maggiori informazioni, consultare il seguente link.