iFerr-103 - Anno 2023

85 iProtagonisti M.R.: Tutto, direi. Abbiamo lavorato ripartendo da zero, dando il via a una doppia ricerca: qualitativa e quantitativa che ha coinvolto migliaia di donne in Europa con l’obiettivo di capire esigenze, aspettative e desideri in materia di DPI. A questa abbiamo affiancato l’analisi della struttura fisica e posturale della donna coinvolgendo l’Instituto di Biomecánica di Valencia (IBV) un importante ente di ricerca internazionale, fra i più prestigiosi in merito allo studio della biomeccanica del corpo umano. Grazie alla condivisione della loro banca dati, siamo riusciti a sistematizzare le informazioni e a dare il via all’elaborazione del progetto. iFerr: Perché proprio questo partner di Valencia? M.R.: Stiamo collaborando con l’Istituto di Biomeccanica di Valencia già da alcuni anni, con notevole successo. È uno dei centri di ricerca più blasonati in Europa, con competenze d’eccellenza, e strumentazioni all’avanguardia. iFerr: E Valencia coma ha strutturato questo progetto? M.R.: L’Istituto di Biomeccanica di Valencia può contare su una banca dati di migliaia di morfologie differenti di piedi femminili. Una volta ricevuti gli esiti delle interviste, si è passati all’incrocio dei risultati. E si è giunti alla conclusione di dover intervenir su quattro differenti macro aree di criticità. iFerr: Ovvero? M.R.: Allacciatura, forma, distribuzione delle pressioni e plantare. Le calzature unisex sono generalmente larghe per un piede femminile e di conseguenza poco avvolgenti. Difficilmente si riesce a compensare questa inadeguatezza tramite l’allacciatura. Inoltre la suola spesso è rigida e con un drop spesso incapace di distribuire in modo corretto le pressioni plantari. iFerr: E voi avete tenuto conto di tutti questi aspetti? M.R.: Certamente. Le nuove calzature antinfortunistiche della linea Athena sono più affusolate. L’allacciatura è facilitata per mezzo di una corretta combinazione di fori e fettucce passalacci. Inoltre sono dotate di plantare bidensità in grado di garantire comfort e supporto sia nella zona dell’arco plantare che metatarsale. iFerr: Avete avuto già un qualche riscontro? M.R.: Sì, a Valencia, prima di tutto, dove la scarpa Athena è stata convalidata su un campione di consumatrici. E i risultati sono stati sorprendenti. Dopo l’uso, il giudizio delle utenti è stato addirittura migliorativo, rispetto al valore atteso; cosa non comune, in questo genere di ricerche. Nelle valutazioni post indosso le calzature sono risultate più confortevoli e percepite più sicure e stabili. Athena è disponibile nei modelli S3L mid, S3L low e S1PL. iFerr: A questo punto una domanda meramente commerciale: i rivenditori dovranno raddoppiare i loro assortimenti in calzature antinfortunistiche quindi? M.R.: Questo prodotto rappresenta una opportunità importante, soprattutto per chi opera in un’area dove insistono supermercati, centri commerciali e poli logistici. Oggi sono sempre più le donne che lavorano e hanno necessità di indossare indumenti e calzature di sicurezza. Bisogna tenerne conto, e dare risposte mirate e corrette. Non dimentichiamoci che oggi è sempre più diffuso e radicato il concetto di benessere e cura dei lavoratori e delle lavoratrici, e tutti noi dobbiamo andare in questa direzione. Athena nella versione S3L mid Diadora Utility.

RkJQdWJsaXNoZXIy NjY4ODQx