iFerr-110 - Anno 2023

81 delle aziende, ed è a tutti gli effetti l’inizio di un impegno a rispettare quanto prima non è stato possibile rispettare, e trascina con sé vincoli non indifferenti. UNO SGUARDO A NUOVE FORMULE Essere a conoscenza di strumenti alternativi ai tradizionali prodotti bancari sicuramente aiuta talvolta a fare scelte più misurate e meno impattanti. Ecco dunque qualche esempio operativo sul quale poter chiedere approfondimenti e informazioni ai propri professionisti di riferimento. CREDITO DI FILIERA chiamato anche reverse factoring, è un insieme di soluzioni, con processi completamente digitali, che ottimizzano il flusso di cassa consentendo alle aziende acquirenti di allungare i termini di pagamento delle proprie forniture, offrendo però ai fornitori la possibilità di essere pagati in anticipo. È studiato per le aziende che abbiano un modesto livello di indebitamento e un buon rating complessivo, al fine di pagare i propri fornitori a pronti, migliorando la posizione finanziaria netta, allungando i termini di pagamento degli acquisti, e riducendo il capitale circolante operativo netto. Altri vantaggi sono: migliorare il controllo sui flussi di cassa, e aumentare ordini senza stressare finanziariamente i fornitori. Non è richiesta la conferma della vendita della fattura. Dal Credito di filiera beneficiano evidentemente anche i fornitori che in tal modo dispongono di maggiore liquidità immediata, si liberano dal rischio di insolvenza e da ritardi nei pagamenti; migliorano il ciclo attivo e abbattono i crediti da esigere nell’attivo di bilancio. Non vi è alcun limite di plafond dato che si finanziano i crediti verso clienti quando necessario, e per il 100% iva compresa, di ogni fattura (decurtata una piccola commissione di transazione); l’operatività è fuori circuito centrale rischi di Banca d’Italia e i soggetti fornitori possono essere di qualsiasi ragione sociale (ditta individuale, società persone, o società capitali). RID DIGITALE spesso inteso come addebito diretto Sepa, consente di gestire l’incasso di pagamenti variabili o di pagamenti ricorrenti; può essere gestito collegando lo strumento ai propri gestionali, con la dashboard interna della piattaforma, con un’integrazione API personalizzata. Funziona in modo molto semplice definendo il “piano” con importi e scadenze, e invitando (solo la prima volta) il debitore tramite link o e-mail (lo si può fare anche in fase di stipula del contratto); si compila il modulo di addebito diretto una tantum per aderire al piano di pagamento. I vantaggi sono innumerevoli e concreti e portano a una stabilizzazione per l’attendibilità dei pagamenti. BANCHE DIGITALI / FINTECH anche dette “banche digitali” o “piattaforme” rappresentano un mondo staccato e parallelo al sistema bancario con caratteristiche diverse. Sono molto rapide nell’esitare la pratica anche se rispetto ad un passato recente sono diventate più selettive nei criteri di valutazione, ma restano ancora lontano dai parametri restrittivi del sistema bancario. Danno velocemente una valutazione finanziaria che, se positiva, porta rapidamente ad erogare il finanziamento richiesto. I tassi, recentemente, sono notevolmente lievitati, ma sono strumenti che possono rivelarsi utili per necessità finanziarie a breve/medio termine e soprattutto per non dare troppo peso agli istituti di credito tradizionali dentro il vostro paniere finanziario. Minore burocrazia ed un criterio di valutazione del rischio più elastico, quindi, rispetto al mondo bancario tradizionale anche perché si avvalgono della garanzia del Medio Credito Centrale, che copre il rischio rappresentato dal cliente e che nel sistema bancario viene coperto con i criteri di cui prima abbiamo ampiamente disquisito. Simona Morandi SIMONA MORANDI Figura di riferimento nel mondo della consulenza sulla sicurezza, applica la sua esperienza professionale, maturata attraverso la collaborazione con studi professionali e di ingegneria esperti in “Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”. La sua formazione accademica, unita alla sua predilezione per il dialogo, direttamente sul campo, con le imprese, le ha dato accesso ad aziende di ogni dimensione che desiderano sfruttare i vantaggi fiscali, economici e d’immagine, già fruibili, ma quasi mai ben gestiti. Si può definire un “angelo custode” dell’imprenditore.

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