BARBECUE DA FERRAMENTA
A carbonella, a gas, elettrici. Piccoli e pieghevoli o grandi e superaccessoriati. Il mondo BBQ è decisamente variegato e coinvolge un pubblico di entusiasti sempre più grande. In un punto vendita non possono quindi mancare i modelli più gettonati e il personale deve essere preparato a consigliare quello migliore per ogni esigenza. Ne abbiamo parlato con Simone Dal Prà, Sales Manager Italia di Weber-Stephen Products Italia
iFerr: Come vanno trattati i barbecue in ferramenta?
S.D.P.: Noi abbiamo scelto un modo un po’ diverso dalle altre aziende di trattare il prodotto barbecue. Lo associamo sempre, infatti, a del materiale informativo che possa confermare la qualità del marchio. Proponiamo quindi alla ferramenta un’esposizione con materiale di comunicazione dedicato.
iFerr: Quali assortimenti una ferramenta dovrebbe avere per proporsi in modo credibile ed efficace?
S.D.P.: Nel momento in cui una ferramenta decide di proporre i nostri prodotti facciamo in modo che sia rifornita di un campione rappresentativo della vasta gamma di barbecue che produciamo. Per cui non possono mancare un barbecue elettrico, due a carbone e uno a gas, in modo tale che nel punto vendita ci sia una fotografia completa di quelle che sono le nostre possibilità. La nostra forza è proprio questa. Vogliamo mostrare che siamo un’azienda che ha un ricchissimo catalogo in grado di rispondere a qualsiasi tipo di esigenza.
iFerr: Abbiamo sentito diversi dettaglianti che ci hanno detto che c’è poca formazione sul prodotto da parte dei produttori e che fanno fatica a spiegare bene ai clienti le differenze tra un prodotto ed un altro. Come si può ovviare a tutto questo?
S.D.P.: Noi di Weber dedichiamo molte energie alla formazione. Lo facciamo sia in modo diretto, negli store dei nostri clienti, e sia attraverso un’iniziativa speciale, ovvero un tour itinerante che avviene a febbraio e si chiama Weber Campus. In questa occasione invitiamo i nostri rivenditori a vivere una giornata di formazione: la mattina viene dedicata alla teoria, in pausa pranzo i dealer cucinano con noi per mostrare le potenzialità del prodotto e il pomeriggio vengono organizzati dei corsi barbecue.
iFerr: Può essere opportuno completare il reparto con la vendita aggregata?
S.D.P.: Assolutamente sì. La nostra offerta contempla un ricco assortimento complementare che va dai ricettari ai bricchetti, dalle griglie ai combustibili, dalle custodie ai grembiuli. C’è davvero un mondo che gira attorno ai barbecue e noi abbiamo un’ampia gamma di tutto ciò che serve.
iFerr: Come può un rivenditore tradizionale differenziare la sua proposta con quella della grande distribuzione?
S.D.P.: Noi abbiamo optato per due cataloghi distinti, uno per il mercato tradizionale (Weber Premium) e l’altro per la grande distribuzione. I due cataloghi contemplano prodotti con codici, colori e caratteristiche differenti. In particolare, quelli per il mercato tradizionale si prestano ad essere meglio “raccontati” al cliente finale e a dare maggiore autorità a chi li vende.
iFerr: La vostra offerta come si colloca nel mercato: avete fasce di prezzo diverse? Ha senso differenziare il prodotto per prezzo?
S.D.P.: Abbiamo una gamma che va dai 99 euro ai 5mila euro. In questo ampio range si possono incontrare le esigenze di tutti i consumatori, i quali sono spesso consapevoli di acquistare prodotti di qualità, con garanzie che arrivano a 10 anni anche sulle proposte meno costose. È così, per esempio, per i barbecue a carbone dove braciere e coperchio sono garantiti per un decennio.
iFerr: Quali sono i barbecue che hanno più successo?
S.D.P.: Per quanto concerne il numero di pezzi venduti, quelli a carbone sono al primo posto. Dal punto di vista del fatturato, invece, a oggi c’è un livellamento tra barbecue a gas e barbecue a carbone, ma il trend si sta spostando sempre più verso i primi perché sono più facili da utilizzare, più veloci e consentono un utilizzo quotidiano.