SECURITY MANAGER SI DIVENTA… ANCHE IN FERRAMENTA
Il recente studio sui furti nel settore del retail parla di 1,3% di perdite sul fatturato annuo nel settore del fai da te, ma cosa possiamo fare per proteggerci da modalità sempre diverse di taccheggio che si avvalgono anche di potenti mezzi tecnologici? Ne abbiamo parlato con Alberto Corradini, Country Manager di Checkpoint Systems, cheinvitaancheititolari di piccoleferramenta a diventareisecurity manager del proprionegozio.
iFerr: Prima volta sulla nostra rivista, ci presenti l’azienda per la quale lavora…
A.C:Checkpoint Systems nasce storicamente come azienda specializzata in soluzioni per la prevenzione delle perdite e la visibilità della merce. Il nostro core business sono sicuramente i sistemi antitaccheggio nel settore Retail, grazie ai quali ridurre sensibilmente i furti nei punti vendita di grandi, medie e piccole dimensioni.
iFerr: Quindi sistemi di cui possono usufruire anche i proprietari di piccole ferramenta?
A.C: Assolutamente si. Produciamo e vendiamo direttamente a molte grandi aziende nel settore del fai-da-te e nostri fidati distributori si occupano di realtà più piccole, come i rivenditori di ferramenta. Anche il negozio di ferramenta necessita di sistemi antitaccheggio, le dimensioni della superficie del punto vendita non contano in questo caso. Inoltre le modalità in cui avvengono i furti stanno cambiando e la tecnologia deve intercettare e trovare il modo di scardinare certe dinamiche. Le soluzioni Checkpoint si basano su 45 anni di esperienza nel settore della tecnologia a radio frequenza e su soluzioni antifurto innovative.
iFerr: A proposito di nuovi modalità nei furti, un recente studio Sicurezza nel Retail in Italia, realizzato da Crime & Tech, con il vostro supporto, ha reso noti dei dati importanti: 1,3% di perdite sul fatturato annuo nel settore del fai da te.
A.C: Esatto, sono dati importanti che ci dicono che i furti avvengono in modo trasversale e riguardano piccole e grandi realtà. È cambiato il motivo per cui si ruba, non più solo per necessità, esistono bande organizzate che concentrano la propria attenzione su prodotti di fascia alta. I prodotti ad alto rischio di furto nel settore del fai da te sono i materiali elettrici, interruttori, gli elettroutensili, i trapani anche di prezzo elevato. La gamma di prodotti Alpha è quella più adatta a questa merceologia. La maggior parte di questi furti vengono fatti con una borsa schermata, che inibisce la barriera antitaccheggio: per questo Checkpoint Systems ha creato un sistema di rilevazione da collocare all’ingresso del negozio che riconosce queste borse.Cerchiamo di rendere un servizio quanto più ottimale possibile al nostro cliente in ogni situazione critica e secondo le esigenze di ogni retailer. In questo momento soprattutto nella grande distribuzione i sistemi di sicurezza vengono applicati già in fase di produzione e spesso sono integrati nel prodotto.
iFerr: Per rendere questo servizio è indispensabile formare i vostri clienti sui vari prodotti?
A.C: E’ ovvio e ormai automatico, per alcune realtà a cui vendiamo direttamente facciamo formazione noi o in alternativaformiamo il distributore che poi a sua volta venderà il prodotto al rivenditore. In tutti e due i casi specifichiamo l’uso del prodotto, la corretta gestione del sistema e come affrontare la situazione in cui l’allarme si attiva a causa di un furto.
iFerr: Ritornando allo studio Sicurezza nel Retail in Italia , abbiamo letto della figura del security manager e di come stia cambiando…vale anche per il piccolo rivenditore?
A.C: La figura del security manager deve necessariamente cambiare, deve affrontare nuove sfide, nuove dinamiche legate ai furti come abbiamo detto. Nel caso del dettagliante deve diventare lui stesso il security manager della sua ferramenta, ha ancora più incentivi ad organizzarsi in modo da aumentare le vendite e diminuire la percentuale di perdite.
iFerr: Per concludere, siete una grande azienda che fa parte di una multinazionale, la CCL Industries, specializzata in soluzioni per l’etichettatura e il packaging per grandi aziende, piccole imprese e consumatori. Quali, se ci sono, le differenze nel mercato del retailer tra l’Italia e gli altri paesi?
A.C: L’incidenza dei furti nel retailer sono comuni a tutti i paesi, soprattutto per quanto riguardo i grandi centri commerciali. Se vogliamo trovare una differenza può essere declinata nelle piccole realtà, perché ciascuna di esse ha esigenze diverse anche a seconda della localizzazione e della cultura in cui nasce.