DAI TRE GIOVANNI ALLO SGUARDO INNOVATIVO DI UGO
Nell’ultimo numero di iFerr Magazine abbiamo parlato della Ferramenta Briatore, nel centro storico di Mondovì (CN), che ha attraversato interamente il secolo scorso, superando crisi e conflitti mondiali. Oggi, grazie al giovane gestore, è più bella che mai.
Giovanni Briatore è il primo “Giovanni” di questa lunga e bellissima storia che affonda le radici nel 1895. Siamo a Mondovì, in provincia di Cuneo. In Corso dello Statuto, in pieno centro cittadino, il fondatore apre una piccola forgeria specializzata nella ferratura dei cavalli che vende anche articoli di ferramenta. Il negozio diventa sempre più fornito e in modo naturale passa al figlio che si chiama anch’esso Giovanni (II).
Nel 1917, in piena Prima Guerra Mondiale, ha la lungimiranza di acquistare i muri della bottega di fianco. Riaprirà solo nel 1919 dismettendo del tutto la parte di produzione e occupandosi solo della parte commerciale. Giovanni (II) nel frattempo si sposa e ha un figlio: un altro Giovanni (III) nella foto in alto, nonno dell’attuale gestore Ugo Leonti. “A soli cinquant’anni viene a mancare mio bisnonno”, racconta. “Mio nonno aveva allora 15 anni e tutto l’onere della gestione ricade su sua moglie Adelaide Bessone, che per mantenere la famiglia si tira su le maniche e porta avanti la ferramenta. Finché il timone passa a nonno Giovanni (III) appena compiuti 21 anni di età”.
Intanto in Europa si accendono i fuochi della Seconda Guerra Mondiale. La ferramenta chiude i battenti ma Giovanni (III) non parte per il fronte, sia per motivi di salute sia perché figlio unico di una donna vedova. Si fa la fame, ma un escamotage per sopravvivere è quello di scambiare con i contadini la merce del negozio con del cibo. Alla fine del conflitto il negozio è drammaticamente vuoto. Bisogna ricominciare da capo.