EDILIZIA, L’APPELLO AL GOVERNO: IL SUPERBONUS DEVE DIVENTARE STRUTTURALE
Nel corso del Convegno Nazionale di Sercomated “Bonus Edilizia: il giorno dopo”, che ha avuto luogo il 22 settembre, è emersa un’importante richiesta comune: il Superbonus 100% deve diventare strutturale. È necessario fare appello al governo per sbloccare le agevolazioni, in quanto sono una misura per l’intero Paese e non solo per l’edilizia.
A dare grande supporto a questa iniziativa è stato soprattutto Riccardo Fraccaro, membro della Camera dei deputati e padre del Superbonus 110%: “Da un’analisi macroeconomica emerge che l’Italia è sempre cresciuta di più degli altri Paesi europei quando l’edilizia era in crescita; quindi, la mia proposta era di rilanciare il settore puntando sul green: così è nato il Superbonus, supportato dal meccanismo dei crediti. Le cose da fare con una visione un po’ più ampia sono tante: anzitutto, chiedere che questa misura diventi strutturale, per almeno dieci anni; accompagnare il Superbonus con una politica industriale, concentrandosi su come facciamo i lavori e cosa utilizziamo e puntare molto di più sulla “demolizione e ricostruzione””.
Anche il presidente Sercomated, Luca Berardo, ha espresso la stessa volontà dell’onorevole Fraccaro, auspicando che tutto questo avvenga nel minor tempo possibile, in quanto l’incertezza della situazione attuale costa troppo alla filiera del settore e non è accettabile.
Parole dure nei confronti del governo attuale anche da parte di Regina De Albertis, presidente Assimpredil Ance: “non possono essere cambiate le regole in corso d’opera, soprattutto per quanto riguarda la cessione del credito. Abbiamo bisogno di risposte immediate”.
A chiusura del convegno, visibile interamente sulla pagina YouTube di Sercomated, sono state lanciate due proposte da parte del presidente Federcomated, Giuseppe Freri, che la federazione porterà avanti con forza: “Organizzare a Milano un grande incontro europeo tra produzione e distribuzione per stimolare la nascita di un Tavolo permanente europeo, creare un gruppo giovani in UFEMAT e una Commissione dei materiali edili europea”.