ECOMMERCE: GLI ACQUISTI ONLINE IN ITALIA SUPERANO I 48 MILIARDI DI EURO
Nel 2022 il valore degli acquisti online corrisponde a 48,1 miliardi di euro e questo rappresenta una crescita del +20% rispetto al 2021. In particolare, l’andamento di mercato è frutto di due dinamiche differenti: l’eCommerce di prodotto, che è continuato a crescere fino a toccare i 33,2 miliardi di euro (+8%), anche se in maniera più contenuta rispetto all’anno precedente, dove si era registrato un incremento del +18% sul 2020. Situazione più evidente quella che riguarda invece gli acquisti online di servizi, in grande ripresa fino a raggiungere quota 14,9 miliardi di euro (+59%).
Queste sono alcune delle evidenze presentate dall’Osservatorio eCommerce B2c al convegno “eCommerce B2c: verso una crescita sostenibile?”, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm.
“Negli ultimi anni, e in particolare durante la pandemia, l’online ha svolto un ruolo trainante per la crescita e l’innovazione del Retail, anche fisico. Nel 2022 invece anche l’eCommerce, soprattutto di prodotto, sta attraversando un momento di incertezza a livello internazionale, dovuto in primis alle conseguenze economiche delle tensioni socio-politiche. L’aumento dei costi (delle materie prime, dell’energia, del trasporto) sta condizionando l’andamento del commercio, sia online sia offline: da un lato i consumi risentono della riduzione del potere di acquisto per via dell’inflazione, dall’altro lato i merchant lavorano assiduamente all’ottimizzazione dei processi per garantire sostenibilità economica in uno scenario instabile e complesso” dichiara Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano.
“Quello del digital retail è un comparto che occupa ormai più di 300 mila lavoratori nel nostro Paese, ed è diventato determinante per l’economia italiana, nonché strettamente correlato alla necessità di disporre di figure professionali che possano agire in questo settore abilitante per la valorizzazione del Made in Italy e per l’export. I numeri presentati oggi dimostrano che si tratta di un settore in fase di consolidamento, legato al raggiungimento di economie di scala che ne favoriscano lo sviluppo. Ma, in questo scenario, le imprese non devono dimenticare che i consumatori digitali italiani sono più di un terzo della popolazione italiana e sono destinati a crescere. È dunque compito delle istituzioni e degli attori che operano in questo mercato lavorare in ottica di collaborazione per consentire anche alle piccole e medie imprese del nostro Paese di essere competitive anche sul piano internazionale”, aggiunge Roberto Liscia, Presidente di Netcomm.