ILEGAL #IFERR 102 | INSTALLARE UN’INSEGNA: COSA C’È DA SAPERE
La rubrica iLegal dell’ultimo numero di iFerr magazine, con la consulenza delle avvocatesse Marta Sala e Sabrina Venturato, ha fornito indicazioni su tutto quello che c’è da sapere quando un negozio decide di installare un’insegna pubblicitaria e quali sono le caratteristiche che essa deve avere.
L’insegna è il segno distintivo del locale nel quale si svolge l’attività dell’imprenditore: essa consente di distinguere i propri esercizi da quelli dei concorrenti e quindi a facilitarne la reperibilità fisica da parte del pubblico. Sono tre i caratteri essenziali che devono essere presenti:
- Verità: non può consistere in parole, figure o immagini non veritiere sull’origine, la qualità dei prodotti o gli attributi dell’azienda, al fine di ingannare la clientela;
- Originalità: deve essere dotata di capacità distintiva, nel senso che non può contenere un’indicazione generica dell’attività esercitata dall’imprenditore;
- Novità: non può essere uguale o simile a quella caratterizzata da un altro imprenditore.
iFerr: Cosa succede se un altro imprenditore utilizza un’insegna simile alla nostra?
In ragione del requisito della novità, nell’ipotesi di identità fra due insegne, l’imprenditore che dimostri di aver utilizzato per primo l’insegna può chiedere – e ottenere dall’altro- che modifichi o integri la propria insegna con indicazioni che siano idonee a differenziarla (c.d. obbligo di modificazione.)
La norma di riferimento è quella valida per la ditta (2564, 1° comma c.c.): nel conflitto tra i titolari di insegne uguali o simili, sempre che ne possa derivare confusione per l’oggetto dell’impresa (vendita di prodotti appartenenti allo stesso settore merceologico) e per il luogo in cui questa è esercitata (ambiti territoriali vicini fra le due attività) sorge l’obbligo per il nuovo l’imprenditore di disporre modificazioni, aggiunte o soppressioni dell’insegna sorta successivamente.
Il conflitto fra insegne confondibili si risolve tramite il ricorso al criterio della priorità d’uso, poiché per l’insegna non vige il criterio della priorità di registrazione, che è valido invece per la ditta e/o il marchio.