CONSUMI: NEL 2023 SI RINUNCIA AL SUPERFLUO, RISTRUTTURAZIONE AL TOP DELLE PRIORITÀ
Secondo un’indagine dell’Ufficio Studi Coop, gli italiani si sono affacciati al 2023 con uno stato d’animo fatto di timore (33%) e inquietudine (22%) ma, soprattutto, di fiducia (39%) e aspettativa (38%) per l’anno da poco iniziato. La ristrutturazione della casa resta una priorità anche nel 2023, a conferma di un trend già evidenziato nell’ultimo biennio.
È questa l’immagine che emerge dalle due survey dell’Ufficio Studi Coop condotte a dicembre 2022: la prima, “L’anno che verrà”, su un campione rappresentativo della popolazione italiana e la seconda, “Planning 2023 and Beyond”, sulla community di esperti del portale del sito italiani.coop.
Proiettando questo stato d’animo sul fronte dei consumi, risulta inevitabile che gli italiani saranno disposti a rinunciare al superfluo per garantirsi l’essenziale. Per quanto riguarda i beni durevoli, emerge l’intenzione di cambiare gli elettrodomestici più vecchi, ma si rinvia l’acquisto della nuova auto (il 29% conta di acquistare un grande elettrodomestico nei prossimi 12 mesi, mentre un 35% vorrebbe l’auto nuova ma non l’acquisterà). La casa resta al top delle priorità con un consistente 67%, che pensa nel 2023 a una ristrutturazione dell’abitazione (dato forse ancora trainato dal rimodulato bonus edilizia).
Sul fronte macroeconomico, grazie soprattutto alla parziale riduzione dei prezzi del gas, il 2023 sarà un anno di stagnazione ma non di decrescita (+0,2% le previsioni del Pil 2023 su 2022 secondo i manager italiani), con un’inflazione ancora sostenuta ma inferiore a quella del 2022 (+6,1% secondo i manager italiani). Gli andamenti più recenti motivano anche un andamento positivo dei consumi (al netto dell’inflazione) che le ultime previsioni collocano all’1,4% rispetto al 2021.