L’EDILIZIA IN LEGNO ITALIANA VALE BEN 2,3 MILIARDI DI EURO
Dal primo Osservatorio Edilizia in Legno 2024 della Federazione Filiera Legno emerge il potenziale di questo mercato cresciuto del 3,2% rispetto allo scorso anno. Il Trentino-Alto Adige traina la produzione a livello nazionale.
Continua a crescere il valore dell’edilizia in legno anche nel mercato nazionale italiano. L’impiego di questo materiale per il settore delle costruzioni rappresenta un’alternativa valida, sostenibile ed economicamente conveniente ai più comuni materiali quali cemento o acciaio.
Una prima analisi del potenziale di mercato del settore è stata realizzata dalla Federazione Filiera Legno con la pubblicazione del primo “Osservatorio Edilizia in Legno 2024”. Lo studio conferma che nel 2023, il comparto delle costruzioni in legno in Italia ha raggiunto un valore di produzione di 2,3 miliardi di euro, crescendo del 3,2% rispetto ai valori del 2022. Le grandi aziende nazionali del settore, con fatturato superiore ai 20 milioni di euro, hanno registrato una crescita del 4,6% e la forza lavoro aumenta del 7%. In aggiunta, i numeri sono destinati a crescere.
Trentino, Lombardia e Veneto in pole position
Grazie anche alla loro posizione geografica, Trentino-Alto Adige, Lombardia e Veneto, si confermano poli strategici di sviluppo con percentuali di produzione comprese tra il 21% e il 18%. Ma negli ultimi anni anche Centro e Sud Italia stanno crescendo a ritmi degni di nota. In Alta Toscana, Umbria, Marche e Alto Lazio si concentra il 19% del valore della produzione, mentre in Sicilia gli operatori di mercato rappresentano il 6%. Il maggior numero di edifici in legno si concentra invece in Lombardia, confermando il Nord Italia quale mercato di riferimento con il 54% del fatturato complessivo.
Uno sguardo al futuro
Secondo l’Osservatorio Edilizia in Legno, nel 2024 il mercato residenziale rischia di perdere rilevanza rispetto alle gare pubbliche, rendendo necessario un intervento legislativo che favorisca processi di rigenerazione urbana e l’integrazione di politiche ESG per attrarre investimenti sostenibili.
“In vista della Direttiva Europea EPBD (Energy Performance of Buildings Directive), è dunque fondamentale per l’Italia definire un piano strutturato di ristrutturazione e efficientamento energetico del patrimonio esistente. Nel frattempo, il comparto continua a evolversi, anche nel framework di azione del Green New Deal. Il settore delle costruzioni in legno è pronto a fare la sua parte per costruire un’Italia più sostenibile e competitiva. Ora serve uno sforzo collettivo per superare le criticità e cogliere le grandi opportunità offerte da questa transizione. Solo così possiamo garantire stabilità, crescita e un contributo concreto al futuro del Paese”, ha dichiarato Angelo Luigi Marchetti, Presidente della Federazione Filiera Legno.