INDUSTRIA MECCANICA: CROLLANO GLI ORDINI NEL SECONDO SEMESTRE
In linea con la tendenza già evidenziata prima dell’estate, dal sondaggio periodico diffuso da Anima Confindustria tra le mille aziende associate pure nel secondo semestre di quest’anno l’andamento negativo della manifattura sembra non dare segni di miglioramento, con il 37,5% delle aziende associate ad Anima che prevede una diminuzione delle vendite. Inoltre, per un’azienda su cinque, il calo del fatturato supererà il 5% rispetto al secondo semestre dello scorso anno, mentre solo poco più di un terzo delle imprese sondate indica una possibile crescita nella seconda metà dell’anno.
L’impatto dei conflitti internazionali e la “frenata” della Germania
“A pesare sull’attività delle imprese è il generale rallentamento che ormai da tempo sta interessando l’economia globale, soprattutto nei termini della forte incertezza che blocca gli investimenti. Ma incidono anche le criticità dovute ai conflitti internazionali e alla frenata di economie importanti per il mercato italiano, come la Germania. Una stagnazione, alimentata dai conflitti in corso, che sta dando ripercussioni sui mercati di molti paesi europei, e che desta preoccupazione quando a rallentare è un settore fondamentale per l’economia italiana come l’industria meccanica rappresentata da Anima, che nel nostro paese dà lavoro a 222.000 persone.”, ha commentato Pietro Almici, presidente di Anima.
Scenario complessivo che inevitabilmente si riflette nei dati relativi al portafoglio ordini. Secondo il sondaggio, nel corso del secondo semestre 2024 meno di un terzo delle aziende prevede ordinativi in crescita, mentre il 45% delle imprese meccaniche registra una contrazione degli ordinativi rispetto al secondo semestre 2023.